di Giovanna Di Rosa
Il governo la cui presidente ha architettato, e vedremo se manterrà ciò che ha detto, sarebbe una novità, la più grande operazione di distrazione di massa in occasione del referendum che si ricordi, in nome del silenziatore alla riuscitissima manifestazione del 7 giugno delle opposizioni, ha deciso di gridare “al lupo” tanto per mettere il bavaglio: operazione nella quale sono specializzati.
Perché distrazione di massa da referendum? Grazie al clamore mediatico suscitato da una presidente del Consiglio che va alle urne, non ritira le schede e spiega al presidente di seggio perché ha deciso di non ritirarle: più propaganda di così….
Del resto quale miglior modo di zittire una manifestazione riuscitissima, a parte gli slogan da palco lanciati dalle sei telemeloni attualmente in attività abilmente montati, con decine di migliaia di persone in piazza San Giovanni? Forse non erano proprio trecentomila, ma un numero consistente, elevato, formato in larghissima parte da un popolo pacifista contro i silenzi raccapriccianti di questo governo sulle stragi di Netanyahu. Silenzio da Meloni e Tajani: per fortuna ha parlato Maurizio Lupi del cui silenzio non si può fare a meno. E ha parlato per slogan. Anche lui.
E mentre girano via whatsapp i messaggi più improbabili legati alla partecipazione e su come ingannare le rilevazioni vi lasciamo al vostro giudizio personale su una inadeguatezza sempre più chiara di una classe politica che nasconde la sua mancanza di idee e di capacità, che non sia la mera gestione del potere, dietro grida improbabili da leader di partito al governo con l’1% dei voti.
(8 giugno 2025)
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