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Trump-Musk o la “maga-versione” di Bibì e Bibò

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di Daniele Santi

Impegnato com’è a insultare il mondo, con tutto il tempo che inventarsi storielle di vario tipo gli porta via, non stupisce che a Trump non resti il tempo per realizzare le promesse che aveva lanciato in campagna elettorale: i famosi slogan come “Fermerò le guerre in 24 ore” così efficaci che Netanyahu e Putin continuano ad ammazzare la gente come meglio gli paia opportuno. Per non parlare di ciò che accade in Sudan dove è in corso una tragedia umana con centinaia di migliaia di vittime. Per non parlare di tutto il resto…

Era nell’aria che si sarebbero mandati a quel paese e che sarebbe successo in malo modo e infatti ad appena sei giorni dalla sceneggiata alla Casa Bianca in cui i due facevano finta di lasciarsi in pace ecco serviti gli insulti e le minacce, con tanto di referendum su X lanciato da Musk sulla formazione di un terzo partito che vada oltre Maga (e sappiamo quanto Musk sia spaventosamente oltre Maga). Tra accuse di vario tipo (“Trump conosceva il testo della Legge di Bilancio“, “Falso”, risponde Musk a stretto giro) e 220 milioni di follower su X che rispondono positivamente a Musk (80%) sul sondaggio: “È arrivato davvero il momento di creare un nuovo partito politico che rappresenti l’80% delle persone al centro?”.

Il Taco, dimostra di essere tale e due ore dopo, incapace di rispondere politicamente e nel merito, risponde dal suo social Truth, minacciando di togliere al proprietario di Tesla e SpaceX sovvenzioni federali e contratti per miliardi di dollari. Risultato? Tesla perde a Wall Street il 13%, e Trump Media va giù di oltre 7 punti. Tutte questioni che, come immaginerete, incidono moltissimo sulla vita dei poveracci che escono di casa, entrano in fabbrica, escono dalla fabbrica e rientrano in casa, che sono la base elettorale di Trump e che oggi devono persino rinunciare alle uova. Pochi giorni fa, dopo la dichiarazione di Musk contro la Legge di Bilancio Trump aveva risposto revocando la nomina di Jared Isaacman, uomo di Musk, a capo della Nasa.

E’ chiarissimo che l’America è stritolata tra i superpoteri dei Bibì e Bibò dell’era moderna che ballano sulle teste e sputano sulla terra degli altri.

Poi la botta finale, una vera e propria bomba nucleare. “Donald Trump” scrive Musk sul suo social “è nei files di Epstein. Questa è la vera ragione per cui non sono stati resi pubblici. Segnatevi questo post per il futuro, perché la verità verrà fuori”. Tutto senza prove (e senza rete). Poi Musk risponde a un utente che gli chiedeva se fosse necessario mettere Trump sotto impeachment con un secco: “Sì”.

La situazione tra i due chiarisce, ma non ce n’era bisogno, chi sono i due uomini più potenti degli Stati Uniti, le cui scelte ricadono sul mondo intero, e il loro livello di moralità e preparazione politica. Anche qui l’Italia è stata precorritrice nella corsa degli scappati di casa al potere.

 

 

(6 giugno 2025)

©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

 

 




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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