di Daniele Santi
Mentre a Parigi si festeggia Macron sotto la Torre Eiffel e la sconfitta (per la terza volta) Le Pen richiama all’ordine i suoi per le prossime legislative francesi, dove si prevedono voti a valanga, ma per le sinistre, alle destre italiane graniticamente disunite non resta che arrendersi al fatto che perdono le elezioni anche all’estero, ovunque si voti con sistemi non aggiustati da leader illiberali democraticamente eletti prima dell’involuzione illiberale.
Salvini in particolare, sempre precipitoso nei suoi endorsement, ha perso anche con Le Pen come già aveva fatto nel 2017, e poi poco dopo con Trump in questa pessima attitudine a schierarsi a fini interni, troppo interni, puntando sempre sul cavallo sbagliato. Così mentre Draghi commenta: “Splendida notizia”, dal leader leghista, impegnato in faccende di candidature siciliane e in dispetti a Meloni, silenzio. E la conferma di un rapporto complicato con le bionde in politica.
(24 aprile 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)