di Daniele Santi
Insomma pur di prendersi la Campania sono disposti a tutto: persino a riaprire un condono edilizio quando manca una settimana al voto. Un tempo si chiamavano mance elettorali. Ma il ministro Piantedosi chiarisce che è molto di più quando incalza col suo “I condoni vanno bene solo per i migranti?”. Una pagliacciata comunicativa che si commenterebbe da sé, se non fosse che va a toccare una parte sensibilissima dell’Italia che vota tra sette giorni: il maneggionismo che serve a sanare persino l’insanabile.
Certo la misura è furbetta: si fa la proposta prima delle elezionio e se il candidato delle destre vince, la si lascia lì, se perde la si toglie. Tanto la Legge di Bilancio la si vota dopo. Nemmeno Berlusconi ha mai vissuto di una simile spudoratezza. Ma Berlusconi, per quanto discutibili e per quanto mi riguarda politicamente improponibile, aveva un progetto politico. Questi qua non sanno nemmeno dove la politica stia di casa: questi vogliono il potere per rivoltare l’Italia in senso autarchico e iiliberaldemocratico in linea con le peggiori pulsione dell’Europa nera.
Alla proposta si allinea quella del candidato presidente Edmondo Cirielli che sbandiera 100 euro in più al mese per i pensionati con la minima, quegli stessi pensionati ai quali sono stati promessi 1000 euro al mese che non hanno mai visto. Certo era prima della vittoria del settembre 2022. Se non hanno mentenuto quella promessa non si capisce perché dovrebbero mantenere quella di Cirielli.
Sono nervosette, le destre, gridano come ossessi i suoi componenti. Si affidano al chi non salta comunista è – una scena patetica che non è nemmeno possibile definire se non con tristezza e “Io non salto” né ora né mai – e i quotidiani allineati vanno alla ricerca dello scandaletto tirando fuori vecchie pagliacciate su Fico e famiglia. Sono le solite destre. Grida e promesse per vincere e remi in barca quando hanno vinto, e se c’avete creduto fatti vostri.
(16 novembre 2025)
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