Fresca di deposito la proposta di legge della Lega di Salvini contro “l’antisemitismo”

di Samuele Vegna

Sogni spesso cose che poi accadono?

Qualche anno fa una mia ex amica – perché alla fine, chi non se ne va? – mi disse che sognò Putin che si affacciava dal balcone di Palazzo Chigi.

A questo sogno penso spesso. Come a Camilla (non dimentico con facilità chi ho amato), e non dimentico che la nostra democrazia è sotto attacco.

È fresca di deposito la proposta di legge della Lega di Salvini contro “l’antisemitismo”.

Affezionatə lettorə, sapete chi è antisemita per chi da un decennio buono porta avanti politiche di razzismo?

Chi è come me, e come te che leggi. Chi scende in piazza con la bandiera palestinese, e chi la espone. Chi espone in libertà il proprio pensiero per la salvezza di un popolo. Prima il nostro, poi il loro. E si becca le manganellate e i processi per direttissima.

La proposta di legge contiene disposizioni per punire persino chi osa criticare Netanyahu, premio nobel non assegnato per il genocidio. 

Mi viene voglia, d’impulso, di fare una raccolta fondi per mettermi in criogenia, sotto ghiaccio, magari basta il mio freezer, perché vivere e lottare è sempre più dura; in ogni maniera e senza alcuna opposizione politica reale: PD muto,  opposizioni pure e in Italia la repressione del dissenso avanza senza ostacoli. Il terreno democratico è avvelenato da sostanze pericolose che fanno crescere alberi marci. Perché io, perchè noi, siamo condannati a vivere questo secolo maledetto?

Vorrei svegliarmi una mattina e dire che è arrivato l’invasore, e invece mi viene fuori avanti popolo. Vorrei svegliarmi una mattina e pensare che tutto questo è solo un sogno, un incubo, uno di quegli incubi che ti fanno star male e vomitare di prima mattina, che ti fanno provare ansia, invece no. Succede tutto questo, vomito compreso, ed è tutto quanto reale.

Neatanyahu ha raso al suolo Gaza, o come direbbe quello delle SS, quello là, Kesserling, l’ha coventrizzata. Non c’è più nulla da occupare, non c’è più quasi nessuno da uccidere.

Fa specie che un popolo che ha subito la tragedia della Shoah, la Shoah, del quale ho Memoria, sia responsabile di avere eletto un primo ministro responsabile dello sterminio di mezzo milione di persone affamate, assetate, ridotte all’osso, mitragliate mentre prendono i pochi aiuti umanitari che l’ONU riesce a far entrare a fatica. Ma lui, l’amico Bibi, vuole occupare del tutto Gaza. E tutti i Salvini miao.

Occupare delle macerie. Sembra quasi un film distopico, il prossimo passo sarà fucilare i palestinesi al muro?

In Italia, Paese e popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori e voltagabbana, non si può più dire o fare nulla oramai. Esprimersi è quasi un peccato mortale medievale, l’omertà sarà l’ordinario se continua così, e questi, Meloni, Salvini e Tajani, ce li terremo per trent’anni, se non lottiamo. E un giorno vicino, se non avremo fatto nulla, non avremo solo sensi di colpa, ma bocche cucite e catene lunghe con pietre da trascinare, perché ce lo meriteremo.

Come scrissi io, da Cassandra quale sono, siamo rane bollite, a meno che…

(6 agosto 2025)

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