Carri armati dell’esercito israeliano hanno sparato contro le tende dove dormono gli sfollati palestinesi provocando 13 morti; avviene nel giorno immediatamente successivo alla presentazione di un documento comune firmato da 25 paesi, tra cui l’Italia ma non gli USA, dove si chiede la fine immediata dei bombardamenti di Israele. Documento ricusato con sdegno dal governo israeliano.
I carri armati, secondo media locali che citano fonti sanitarie ripresi da Repubblica e altri media, hanno aperto il fuoco contro le loro tende nel Beach Camp, a ovest di Gaza City e il bilancio dell’operazione (sarà stata uno sbaglio anche questa?), il bilancio provvisorio è di almeno 13 morti e 25 feriti. Non si registrano posizioni ufficiali da Oltretevere, che il leone è stanco.
Nel frattempo si fa sentire anche l’Iran che parla, per bocca del suo ministro degli Esteri Abbas Araghchi, del nucleare come di una “questione di orgoglio nazionale”. Donald Trump, l’uomo di pace che doveva fermare le guerre in 24 ore poi ha trovato più divertente postare immagini dell’AI dove arresta Obama ha affermato che gli USA sono “pronti a colpire di nuovo se necessario”.
(22 luglio 2025)
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