di Giovanna Di Rosa
Si ha il sospetto, ma siamo sospettosi, che continuare a lanciare strali antifascisti per evitare di votare una “destra fascista” si rivolga a orecchie sorde. Dunque si ha il sospetto, ma siamo sospettosi, che potrebbe addirittura essere necessario un cambio di strategia. Così come si ha il sospetto, per via di quel difetto insopportabile che ci fa essere sospettosi, che nemmeno i referendum – andare a votare è sacrosanto, per raggiungere il quorum – serviranno a non votare i fascisti in nome dell’antifascismo perché si rischia di continuare a parlare ai sordi.
Perché i sordi, lo ricordiamo sommessamente noi che siam sommessi, sono le persone che stanno sempre peggio e proprio perché stanno sempre peggio, vuoi per rabbia, vuoi per sordità, vuoi perché ritengono di non trovare risposte da altre parti, votano sempre più a destra, e non solo in Italia. Negli USA, in Romania, in Germania, in Inghilterra con il viscido Farage e gli orribili strali neofranchisti di Vox in Spagna. Tira quell’aria lì. Dunque continuare a rivolgersi agli antifascisti che antifascisti lo sono già e lo sono a tal punto da vederlo proprio sul nascere, il fascismo strisciante, significa non riuscire ad arrivare a quell’oltre 32% che secondo quasi tutti i sondaggi a votare non ci va o non sa cosa votare quindi probabilmente starà con culo sul divano, come è suo pieno diritto.
Questo per dire che ci sarebbe un’autostrada bella spianata da percorrere ma la si sta prendendo contromano, tanto per cambiare, perché a forza di cercare la miglior maniera di fare opposizione finisce che si fa opposizione persino a sé stessi.
(6 maggio 2025)
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