La Corte Penale Internazionale non è una “istituzione democratica” e quindi l’Ungheria, che in fatto di democrazia è notoriamente d’esempio per tutto un mondo che la democrazia non la riconosce e non la pratica, a meno che non sia illiberale, sta mettendo a punto l’uscita preparando i documenti necessari. Nel mentre Orbán, parla a ruota libera citando Trump che la Cpi non la riconosce (gli USA non l’hanno riconosciuta mai, e nemmeno Israele. Chissà perché…).
Insomma Putin in casa l’UE ce l’ha già.
Il presidente ungherese, quello che ha promulgato l’ultima legge anti-gay d’Europa vietando i Gay Pride per decreto (più democratico di così…) lo ha annunciato oggi durante la visita di Netanyahu dovendo in qualche modo giustificare il fatto di non avere arrestato il primo ministro israeliano come da mandato della Cpi per “crimini contro l’umanità”.
Serafico Netanyahu: “Orbán vero amico di Israele”. Appunto.
(3 aprile 2025)
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