Ieri sera, quasi le 23 in Italia, circondato da fanatici di vario tipo ed estrazione, poco dopo la notizia che Musk è stato giubilato (si toglierà dai piedi tra la fine di maggio e gli inizi di giugno) e con una dichiarazione che definire delirante è offendere chi delira, all’interno del Rose Garden della Casa Bianca, Donald Trump ha annunciato trionfante l’inizio ufficiale della sua guerra commerciale al mondo intero.
Senza scendere nei dettagli delle sue dichiarazioni da nosocomio, basti sapere che ha reso noto che “il 2 aprile 2025 sarà per sempre ricordato come il giorno in cui l’industria americana è rinata, il giorno in cui cominciamo a rendere l’America ricca di nuovo”, a confermare che il presidente USA è fuori controllo.
Dal 5 aprile Italia e Unione Europea pagheranno il 20% su tutte le merci verso gli Usa. Senza sconti né eccezioni. E tra i politici italiani di governo, c’è chi esulta delirando, a sua volta, di “opportunità per le imprese”. Che anche il pavido che tace. Indovinate chi è?
Per esteso giusto qualche cifra, così come riportata da El País, all’UE (20%); Cina (34%); Giappone (24%); Vietnam (46%); Taiwan (32%); India (26%); Corea del Sud (25%); Thailandia (36%); Svizzera (31%); Indonesia (32%); Brasile e Regno Unito (10%), solo per citarne alcune in un delirio persecutorio contro i nemici esterni che copre duecento paesi (ma ieri ssarebbero state sollevate le sanzioni USA a Putin).
Indimenticabile il racconto trumpiano, totalmente inventato, secondo il quale i dazi corrispondo alla metà di ciò che tutti gli stati del mondo impongono agli USA.
(3 aprile 2025)
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