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Meloni parla alla Conservative Political Action Conference: non si stacca da Trump né dall’UE

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di Daniele Santi

“Trump non si staccherà dall’Europa e l’Europa non si allontanerà da Trump. Ve lo posso garantire” perché, Meloni non lo dice così, ma lo lascia intendere, è noto ad Europa e Trump che l’Occidente non si può rompere. Poi Meloni afferma che è stata l’Ucraina ad essere aggredita, ribaltando la narrazione trumpiana anche se essere in quel luogo senza sconfessare il saluto nazista di Bannon trasmette sensazioni di cui faremmo a meno, con grande chiarezza quando definisce gli Ucraini “un popolo orgoglioso, che combatte per la libertà, contro un aggressore brutale” ed è andata oltre parlando di “continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura”.

Non voterei Meloni nemmeno se me lo imponessero, mi fido poco di lei, ma mi fido assai meno del suo partito animato da pulsioni illiberali inconcepibili e da camerata che straparlano di Ayatollah, tuttavia va detto che la presidente del Consiglio quello che doveva dire l’ha detto nella giusta sede. Poteva dire altro, certo. Poteva dire di peggio. Credo abbia detto ciò che poteva dire. Credo che dovrebbe staccarsi dall’idea malata di conservatorismo che è propria della destra messianica di Trump (dove il messia è lui) e dei deliri incontrollabili di Musk, ma ha scelto di esserci difendendo la sua idea di Ucraina. Rispondendo anche a chi in Italia la vedeva già prona a Trump per ragioni politiche. Non si batte Meloni raccontando cose che non farà senza che ancora le abbia fatte. Piuttosto si costruisce un programma chiaro, alternativo e si fanno proposte. Noi non ne vediamo. Non so voi.

Poi, siccome è Meloni, si autocelebra: attacca robe inesistenti come il “woke” e la “cancel culture”, slogan vuoti che nemmeno chi li cita sa cosa siano; ripete il solito trito e ritrito: “Non ci vergogneremo mai di chi siamo” e anche qui ha ragione: dovrebbero vergognarsi per quello che fanno; siccome è a casa d’altri, anche se in video, difende l’indifendibile e farneticante discorso di J.D. Vance e elenca i miracoli italiani che non ha fatto, ma che in qualche modo riesce a vendere. Sono i soliti: l’Italia sta meglio, occupazione a livelli record, l’economia cresce, il flusso degli immigrati si è ridotto del 60% e via con i bla bla bla. Ma almeno il minimo sindacale lo ha ribadito. E lo ha fatto a Casa Trump.

 

 

(22 febbraio 2025)

©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 





 

 

 

 

 

 

 

 

 



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