Pare che la pressione faccia loro male. Loro nel senso di coloro – e devono esserci – che si sentono minacciati da una visita di Elly Schlein all’Ospedale di Popoli bloccata, scrive Repubblica, con una disposizione del direttore sanitario della Asl di Pescara Alterio Fortunato.
La visita era in programma per la mattinata del 7 marzo durante il tour abruzzese per le elezioni regionali, ma è stata impedita dalla comunicazione, firmata da Fortunato e inoltrata ieri al segretario regionale del Pd Daniele Marinelli, si legge: “In merito alla preannunciata visita istituzionale” dell’onorevole Elly Schlein al presidio ospedaliero di Popoli, “si ritiene che la stessa sia al momento non opportuna”, poiché “contrasta con ragioni di tutela della salute e di ordine igienico sanitaria” e relativo invito a “soprassedere” rivolto dal direttore alla delegazione dem.
Schlein ha così organizzato un presidio all’esterno dell’ospedale insieme al senatore Michele Fina, il deputato Luciano D’Alfonso e alcuni esponenti regionali del PD dichiarando “ci batteremo contro i tagli alla sanità e contro la privatizzazione strisciante di questo governo” nonostante “abbiamo chiesto sin dalla manovra di mettere 4 miliardi in più sulla sanità pubblica, di sbloccare il tetto delle assunzioni perché i reparti si stanno svuotando. Questo fa sì che chi ha i soldi salta la lista d’attesa e va dal privato, ma chi non ce la fa sta rinunciando a curarsi”. Accade, secondo Schlein, perché “la destra al governo non crede nella sanità territoriale” e solo ora, in campagna elettorale, “la giunta Marsilio fa promesse e propaganda in campagna elettorale” mentre, continua Schlein, “la destra di Meloni sta tagliando le risorse alla sanità. Il fine è chiaro: smantellare la sanità pubblica per favorire il privato. Noi da sinistra non ci stiamo”.
E mentre Schlein parlava di Sanità qualcuno notava che “il presidente Marco Marsilio ha fatto visita agli ospedali” e lo stesso Marsilio informava di vivere in affitto a Pescara, informazione pregnante dal unto di vista del programma politico della sua giunta in caso di rielezione insieme al fatto che in caso di nuova vittoria si taglierà “la barba che ho da 35 anni“, come affermato a “Un Giorno da Pecora”: davvero un politico da invidiare attento ai bisogni degli Abruzzesi tanto da dimenticare di parlare di programmi per non deluderli.
Quando si dice il buon cuore.
(7 marzo 2024)
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