L’esortazione ai civili di spostarsi a sud, che sembra un ordine che un consiglio, dà l’idea di ciò che potrebbe accadere, sta per accadere o è forse già accaduto. Israele continuerà la sua azioni di terra dentro Gaza, ed è davvero difficile farsi un’idea di ciò che potrà succedere.
Nel frattempo le diplomazie si muovono, dopo l’astensione dell’Italia sulla risoluzione ONU per la “mancanza della condanna di Hamas”, Tajani che è il ministro degli Esteri anche se a volte si confonde e pensa di essere il portavoce della famiglia Berlusconi, informa con un post sul social di Musk su ciò che sta succedendo.
Ho sentito il mio collega egiziano Shoukry.
Nel ringraziare per il loro ruolo, ho ribadito forte impegno per far uscire italiani e per facilitare l’arrivo di aiuti umanitari a #Gaza.
Italia ed Egitto continuano a lavorare per la de-escalation e per un futuro di pace nell’area.— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 28, 2023
Secondo informazioni occidentali Hamas avrebbe offerto il rilascio degli ostaggi israeliani in cambio dei detenuti palestinesi, parlando del “prezzo da pagare” per il gran numero di “ostaggi nemici nelle nostre mani è svuotare le carceri di tutti i detenuti palestinesi”. Lo scrive il Corriere citando un canale Telegram. Sul fronte israeliano si parla del “nemico” che ha “molte centinaia di morti”, come dichiarato dal capo di stato maggiore, gen. Herzi Halevi, in un messaggio registrato oggi e diffuso dai media israeliani. Per Helevi le infrastrutture di Hamas vengono colpite e i “suoi comandanti vengono eliminati”.
L’azione di terra “continuerà e si allargherà” informano fonti ufficiali israeliane. Secondo il quotidiano Haaretz un missile ha colpito da Gaza la parte sud di Tel Aviv. Nella giornata odierna Netanyahu ha incontrato le famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas e dovrebbe parlare alla stampa nelle prossime ore, per ora ha ritirato l’ambasciatore di Israele dalla Turchia dopo le dichiarazioni di Erdogan. E’ agghiacciante il bilancio umano: più di 6mila morti a Gaza e oltre 17mila feriti. E non è possibile curarli essendo le strutture sanitarie al collasso.
(28 ottobre 2023)
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