Avendo tante cose da fare, si arriva a dimenticarsi anche di quelle importantissime – ad esempio avrete notato come l’ennesimo strombazzato Ponte sullo Stretto sia già scomparso dalla comunicazione a favore di un non meglio precisato altro – figurarsi se rimane un po’ di tempo per occuparsi degli accadimenti in Russia degli ultimi giorni, posto che Salvini e la Lega rispetto alle questioni putiniane sono estremamente prudenti dal giorno dell’invasione in Ucraina. Così, essendo essi occupati a ribadire le loro panzane sul Mes del quale continuano a parlare come di una cosa che non è più, non hanno tempo per formulare un’opinione che abbia un senso [sic] su ciò che è successo tra la Wagner, il loro capo e il capo del Cremlino che stava tanto bene stampato su magliette impossibili da dimenticare e che a volte provocano incontrollabili colpi di tosse.
Per fortuna in loro soccorso arrivano laconici comunicato stampa del Governo che, senza dire nulla, raccontano degli incontri al vertice per seguire la situazione in evoluzione, Joe Biden, che sarà anche anziano ma è pur sempre il presidente degli Stati Uniti, dimentica di invitare Meloni a una telefonata di gruppo con i partner UE più influenti per parlare di Putin, Prighozin e dell’allegra Compagnia del Golpe (simulato). Non stupisce quindi che Salvini stia zitto, ci sono momenti in cui è meglio lasciare la palla a chi è in posizione di poter dire qualcosa, quando e se la interpellano. E non accade spesso.
(26 giugno 2023)
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