di Ghita Gradita
Dopo esserci imbattuti nell’ultimo libro di Delogu, che sta alla letteratura come la calvizie di mio marito sta alle chiome dei Duran Duran, ci ritroviamo una nuova Delogu accompagnata dallo Stefano De Martino (e meno male) alla guida della kermesse musicale estiva Tim Summer Hits, la Delogu presentatrice suggerisce soltanto un quasi disperato: “Perché”?
Protagonismo eccessivo, birignao da invidia a Francesca Bertini, pause lunghissime oltre ad essere inutili ed innecessaria, voce troppo alta, battute poco felici, parlato sincopato e non siamo stiliste quindi nessuna nota sull’abbigliamento. Delogu (perché?) è l’ennesimo italico esempio di come si possa fare tutto facendolo male: proprio per questo sta avendo successo. Anche lei ricorda al popolo che tutto intero vuole finire in televisione perché è sempre meglio che fare il metalmeccanico e non che serva molto di più, come si possa gridare da un palco da diva del momento, pubblicare romanzi inconcludenti, condurre robe radiofoniche e persino perpetrare la sacra arte del palcoscenico senza averne colpa alcuna. Vive l’Italie.
(9 agosto 2022)
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