di Marco Biondi #Iolapensosì twitter@gaiaitaliacom #Covid19
Non voglio fare il virologo. Da noi sono diventati quasi più numerosi i virologi dei Commissari tecnici della nazionale, quindi, mi astengo. Vorrei però provare a fare la persona di buon senso; se vogliamo, potremmo persino dire che cerco di salvare la pelle, essendo tra quelle persone le cui date di nascita collocano tra quelli a rischio. Visto che alla pelle ci tengo, ho deciso che mi posso permettere di dare qualche consiglio.
Il vaccino sta arrivando. Questa è una buona notizia. Le notizie meno buone sono che ci vorrà quasi un anno prima che si riesca a vaccinare tutta la popolazione, ma, soprattutto, la notizia pessima è che sembra che vaccinarsi sarà una libera scelta.
Io credo che i nostri circa 40.000 morti (per ora), dovrebbero consigliarci di essere un po’ meno signori e un po’ più decisi nel contrastare questa maledetta pandemia. I cinesi e i coreani, pare, l’hanno sconfitta, ma non hanno fatto i signori. Hanno deciso quello che serviva e l’hanno fatto. Punto. Senza chiedere pareri ai politici (timorosi di perdere voti, perché loro non votano), ma ascoltando solo gli scienziati. E quando sarà disponibile il vaccino, scommetto che lo inietteranno a tutta la popolazione senza chiedere il parere a nessuno.
Ecco, io vorrei che, anche noi, ci mettessimo in mente che è ora di essere un po’ più determinati. E lancio la mia campagna in attesa del vaccino (obbligatorio). Riguarda Immuni.
Io chiedo (mi piacerebbe poter dire “pretendo”, ma non è mia facoltà), che vista l’esplosione di nuovi contagi, si proceda con le seguenti modifiche:
- Immuni dovrebbe essere scaricabile da tutti i modelli di smartphone. Per quei modelli che non lo riescono ad installare, lo Stato dovrebbe finanziare con bonus compensabile direttamente sul punto vendita l’eventuale upgrade. Non pretendo che ci regalino un i-Phone 12; semplicemente che se il mio i-Phone 6 non lo supporta, che mi dessero un 8 ricondizionato con le stesse capacità, che invece lo consente.
- Se proprio non vogliamo rendere obbligatorio scaricare ed usare Immuni, l’obbligatorietà dovrebbe scattare per consentire l’accesso in tutti i posti dove non è possibile il tracciamento (chiese, centri commerciali, negozi). Perché se il ristoratore, almeno quelli ancora aperti, deve prendere nota del numero di telefono di chiunque entri, non può di certo farlo il prete o il singolo negoziante. Quindi, Immuni dovrebbe averlo installato e attivo chiunque voglia entrare in questi posti. Se non vuole installarlo, liberissimo, ma se ne stia a casa sua!
- Visto poi che il tracciamento sta diventando molto problematico, a causa dell’enorme numero di nuovi casi giornalieri, le segnalazioni di contatti con positivi dovrebbero essere trasmesse automaticamente alle Asl per rintraccio e notifica, invece di lasciare il libero arbitrio a chiunque riceve la segnalazione.
- Poi dovrebbero arrivare le notifiche. Ma dicono che l’hanno risolto.
Il libero arbitrio lo limiterei a chi decide di rischiare di morire, ma a chi minaccia con il contagio la vita degli altri, consapevolmente o meno, non dovrebbe essere concesso alcun arbitrio. Per una volta imparerei dai cinesi. Loro hanno copiato noi e sono diventati ricchi e potenti. Per una volta potremmo copiare anche noi italiani per cercare di restare il più possibile sani.
Questo è quanto. Augh.
(10 novembre 2020)
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