di G.G. #Lopinione twitter@gaiaitaliacom #Covid19
E’ Pasquale Di Molfetta, padre delle radio gnè gnè e noto come Linus, componente dell’unica dinastia familiare di origine terrene che domina sulle radio italiane, col fratello Albertino, ad esprimersi con la sobrietà che è tipica dell’italiano medio degli ultimi due decenni, contro l’ordinanza del ministro Speranza che chiude le discoteche.
Linus è intervenuto dal suo profilo Instagram ed è stato ripreso anche dal Corriere.
E così, da oggi, quando peraltro non conta quasi più niente, le discoteche torneranno a restare chiuse. Ho dovuto mordermi la lingua in queste settimane per evitare di infilarmi in polemiche di cui proprio faccio volentieri a meno, ma adesso che è stata presa la decisione posso chiedermi… Ma quale imbecille di politico, governatore, sindaco o questore poteva pensare che si potessero aprire e non avere assembramenti?!?»
Dal direttore delle radio del gruppo GEDI del post-colpo di stato che ha fatto fuori in pochi giorno Oscar Giannino e Concita De Gregorio ci si aspetta poco e data la piattaforma scelta per mettersi in mostra, Instagram, non certo un ragionamento approfondito, noi però pensiamo che dal Governo – e ci contavamo anche noi che governo non siamo e non saremo – ci si aspettasse più maturità da coloro che le discoteche le frequentano e, va da sé, anche da certi ultrasessantenni che le discoteche le commentano. A beneficio del proprio giovanilismo da radio gnè gnè.
Non crediamo ci sia stata imbecillità, crediamo sia stata data fiducia. E dato che i comportamenti erano sempre più a rischio di settimana in settimana, e aumentando i casi tra i giovani e giovanissimi, si è optato per la chiusura. Giusto? Sbagliato? Preferiremmo non avere un altro lockdown. Non sappiamo cosa pensi Linus delle radio gnè gnè sulla questione. E della giustezza o no delle decisioni ci si accorge sempre a posteriori. Nonostante l’arguzia del Pasquale Di Molfetta.
(17 agosto 2020)