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Quando Matteo Salvini cantava “Senti che puzza, scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani”… che ora lo applaudono

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di Giancarlo Grassi #Lopinione twitter@gaiaitaliacom #Maiconsalvini

 

L’ex ministro dell’Interno condannato per razzismo contro i napoletani durante i cori a Pontida nel 2009, quando era un giovin leghista un po’ scapestrato, nel quale cantava insieme ai suoi “Senti che puzza/scappano anche i cani: sono arrivati i napoletani. Sono colerosi, terremotati, con il sapone non vi siete mai lavati”, si era poi pentito. Ma non a sufficienza se il Tribunale lo ha condannato per razzismo a una multa di 5700 euro.

Le scuse erano state in quello che sarebbe stato il Salvini stilnovo: “Se ci sono napoletani che si sono sentiti offesi porgo le mie più sincere e sentite scuse, ma ritengo che un politico vada valutato per quello che fa, non quello che dice un sabato sera tra amici quando si parla di calcio”; ma è molto difficile giudicarlo per ciò che fa perché Salvini parla molto, ma fa pochissimo, diremmo che non fa niente, va solo in giro a fare campagna elettorale anche quando elezioni non ce n’è. Ma il fascino dell’indecoroso colpisce anche Napoli che, memoria cortissima, si dimentica degli insulti e cede al fascino del Tribuno. Ma c’è una ragione.

Nella recente tappa napoletana del suo Giro d’Italia [sic] i pretoriani leghisti hanno impedito l’accesso al teatro dove il Tribuno arringava il popolino a panem et circensem, a tutti coloro che puzzavano di dissenso, perché al Salvini piace poco che gli dicano cose che non gli garbano – chiedetelo ad Elly Schlein. Prima, le forze dell’ordine, avevano censurato tutti gli striscioni che osavano contestare il Senatore Ubiquo che sta dappertutto fuorché in Senato, in occasione del suo comizio al popolino. L’immersione nell’odio razzista e divisivo non è comunque mancato.

Il Tribuno del Papeete, in onore a se stesso, ha sparso il virus un po’ ovunque, al grido di “Ho fatto un giro al centro sembrava un campo rom, gente che pisciava, materassi”. E via ovazioni da parte di coloro che, baciati dall’onore di essere ai suoi piedi, si sono rapidamente dimenticati della canzoncina versus Napoli e suoi abitanti di pontidiana memoria.

Senti che puzza/scappano anche i cani: sono arrivati i napoletani. Sono colerosi, terremotati, con il sapone non vi siete mai lavati”…

 

(21 febbraio 2020)

©gaiaitalia.com 2020 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 





 

 

 

 

 

 




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