di Vittorio Lussana #Giustappunto twitter@gaiaitaliacom #Politica
Matteo Salvini è attualmente l’uomo più influente d’Italia. Un leader con la politica nel sangue, ma non nel cervello. Un innovatore nato, l’inventore della nuova Lega nazionalista e sovranista. Gli inizi non furono facili: alle elementari, un bambino gli rubò da sotto i naso il pupazzetto di Zorro. E lo spread, all’improvviso, s’impennò. Insofferente dei luoghi comuni, ribelle ma generoso e leale, queste erano le doti del suo compagno di banco. Salvini, invece, venne definito dai suoi insegnanti: “Una miserabile nullità”. Ed erano insegnanti di ‘manica larga’. Oggi, Matteo Salvini è il leader del principale movimento politico italiano: un leader di razza, un grande comunicatore, un uomo di frontiera, soprattutto quella delle nostre acque territoriali. Non ama definirsi “autodidatta” perché non sa cosa vuol dire. Gli avversari lo definiscono: “Uno squalo”. Gli amici, al contrario, gli gettano gli immigrati nella vasca da bagno. Ma chi è realmente, Matteo Salvini? Andiamo a scoprirlo mentre si fa un qualche migliaio di ‘selfies’ alla ‘sagra del bacarozzo’.
Matteo Salvini, innanzitutto, come sta?
“Un bacione a voi e a tutti coloro che ci leggono”.
Lei ha fatto un ‘carrierone’ in politica, soprattutto in questi ultimi anni: qual è il segeto del suo successo?
“Comprendo il vostro stupore, che peraltro è anche il mio. Come avrò fatto ad avere tanto successo nel giro di pochi anni? E’ presto detto: voi cosa avete fatto l’estate scorsa? Le vacanze di Ferragosto? Al mare, oppure in giro a non far nulla, buttando via le giornate, non è vero? Tipico di voialtri radical chic di sinistra, che frequentate i salotti dei Parioli, di Vigna Clara o della Balduina. Io, invece, quest’anno ho buttato giù il Governo, mentre l’anno scorso ho girato tutte le grandi periferie d’Italia, da Sesto San Giovanni ad Acilia-Casal Palocco, dove ho scoperto che Bruno l’infame ha cambiato gestione e che il prosciutto buono lo trovi da Sergio, dietro la piazza, anche se non fa lo scontrino. ‘Quando sarò ministro degli Interni’, ho detto al signor Sergio, ‘verrò qui a mangiare il prosciutto tagliato sottile e se non mi farai lo scontrino non ti farò nulla, perché si tratta di evasione di necessità, non certo perché vuoi fare il furbo’. Avete capito? Si va in periferia e ci si accerta di cosa hanno bisogno i cittadini: tu non trovi parcheggio e sei costretto a lasciare la macchina davanti al cancello dei Vigili del Fuoco? Benissimo: niente multa. Basta che ti alzi presto, verso le 6 del mattino e vai a spostarla. Voialtri, invece, di Gaiaitalia.com Notizie di cosa avete bisogno”?
Nulla, grazie…
“Benissimo: nulla, pertanto, è quel che farò per voi. Lo capite, adesso? Bisogna andare incontro ai bisogni dei cittadini…”.
Cosa può dirci dei suoi rapporti con la Russia di Putin?
“Ma niente, sono stato in Russia per approfondire il mio bagaglio di esperienze personali: tutto qui. Adesso, ho scoperto che la Russia sta un po’ di qua e un po’ di là degli Urali. Prima, pensavo che la Russia finisse a Mosca. Adesso, invece, ho scoperto che si può arrivare fino a Vladivostok, passare lo stretto di Bering e arrivare fino in Alaska, uno dei 51 Stati degli Usa, che sono una federazione prim’ancora che nascesse la vecchia Lega, quella federalista. Ve la ricordate ancora la vecchia Lega Nord di Bossi? Avete visto che cambiamento che ho fatto? Prima si andava a Pontida e la campagna elettorale finiva lì. Adesso, ho scoperto che c’è anche il Molise…”.
Ma c’è sempre stato il Molise…
“Eh no! Non è così. Mi ricordo che un giorno stavo guidando sulla A14 per andare verso Milano Marittima. Una volta, non mi sono accorto che dovevo uscire al casello di Cattolica e, per sbaglio, ho proseguito. E lì, lungo l’autostrada, Giorgetti e Molinari mi hanno detto: ‘Matteo, guarda che sei arrivato in Molise: ma cos’hai, quando guidi? I paraocchi come i somari della Maresana’? Non mi ero neanche accorto del Molise. Anche perché, non appena siamo entrati, dopo pochi chilometri era già finito e ci siamo ritrovati in provincia di Foggia…”.
E poi, cosa avete fatto? Siete usciti dall’autostrada per tornare indietro?
“Ma niente affatto: questo è quello che avreste fatto voialtri di sinistra, con la vostra puzza sotto al naso e il vostro snobismo intellettuale. Noi, arrivati dalle parti di Foggia, ne abbiamo subito approfittato per fare un giro sul Gargano e farci un po’ di selfies con gli abitanti di Peschici e Vieste. E’ così che si diventa un Partito nazionalista e sovranista”.
Avete raccolto voti anche in Puglia?
“Ma certo! Eravamo lì, una sera, che facevamo lo ‘sdruscio’ di Peschici e i commercianti del centro ci hanno detto: ‘Matteo, se vai al Governo e non fai un bel niente, noi ti votiamo sicuro’. E così abbiamo fatto…”.
Non avete fatto, in realtà…
“No, anche in questo vi sbagliate. I commercianti di Peschici e Vieste, che vendono i loro souvenir ai turisti, sono costretti a evadere il fisco perché ci sono gli immigrati che vendono la moschea sotto la neve…”.
La moschea sotto la neve?
“Sì, avete presente quella bolla di vetro con l’acqua dentro, che tu la giri e nevica sulle guglie del Duomo di Milano? Ecco, loro la fanno uguale, ma con dentro la moschea islamica, capito? Questa è concorrenza sleale: gli immigrati clandestini vanno combattuti, altrimenti i commercianti di Peschici non dichiareranno mai quello che vendono ai turisti bergamaschi che vanno in vacanza sul Gargano”.
Ma non potreste mettere in regola anche gli immigrati?
“Prima gli italiani. Prima sempre gli italiani. Secondo voi, cosa faccio? Regolarizzo la concorrenza che vende la moschea sotto la neve sottocosto, costruita schiavizzando i bambini del Sud Sudan, costretti a riempire migliaia e migliaia di bolle d’acqua ogni giorno, sotto il sole cocente del deserto del Sahara? Non lo sapete come li trattano i bambini nei Paesi islamici? Li mandano a riempire le bolle con l’acqua del Sahara”.
Ma il Sahara è un deserto: come si fa a trovare l’acqua nel deserto?
“Ah! Ci siete arrivati, finalmente. Non c’è l’acqua nel deserto. Avete capito, adesso”?
Mah… Ci sembra una fake news bella e buona…
“Prima gli italiani, datemi retta. Prima gli italiani, invece di preoccuparvi del Sud Sudan, del riscaldamento globale, della desertificazione dell’Africa. Sono tutte suggestioni da sinistroidi terzomondisti, per far vedere che conoscete la Storia e le istituzioni del Senegal, del Togo, del Congo belga a becco d’anitra…”.
Va bene: prima gli italiani. E dopo? Cosa si fa dopo?
“E dopo niente: meno fai, meglio è. Vai a mangiare una pizza, ti fai il selfie mentre consumi e vinci le elezioni col 90 per cento”.
Ma così la politica viene ridotta a mera propaganda: la Mondial Casa ha una piattaforma politica più seria…
“La Mondial Casa è già stata assorbita dalla Lega: sono voti che abbiamo già. Anche il loro slogan: ‘Torna a casa in tutta fretta, Mondial Casa ti aspetta’, se ci pensate bene significa la stessa cosa. Cosa stai lì in redazione a preoccuparti di Donald Trump che mette i dazi alla Cina? Ma cosa te ne frega? Vai a casa ti fai un bel pezzo di bollito demtro a una pentola della Mondial Casa. Poi, te lo mangi con un pizzico di sale: sentirai che buono. Sono le ricette di tua nonna, tra l’altro: anche lei era bergamasca, no”?
Sì, era bergamasca…
“Ecco… Lo vedi che tutto torna? Tu stai lì, davanti alla pagina di word-office e non sai cosa scrivere, mentre il giornale ti chiede il pezzo da due giorni, dai… Ma cosa te ne frega? Prima il bollito, poi penseremo anche al giornale, no”?
Mi sembra che lei faccia un po’ di confusione…
“Esatto: confusione. Se gli italiani vedono che fai casino, subito pensano: ‘Guarda questo quanto è strano: votiamolo subito, dai’! E tutto si capisce al volo. Non devi trovare le soluzioni per gli altri: ognuno le soluzioni se le trova da solo. Anche perché, se gliele trovate voi le soluzioni, la gente si sente umiliata…”.
Ma come umiliata?
“Sì, esatto. La sinistra ha risolto, per esempio, il problema dei vaccini, no? Col decreto Lorenzin, ve lo ricordate? Bene: la media di bambini vaccinati, in pochi mesi si è alzata e si è creato l’effetto ‘gregge’ anche per i minori che ancora non lo erano. E cosa avete ottenuto, alla fine? Che alla gente state sui coglioni. In più, avete offerto il pretesto ai complottisti per essere intervistati da tutte le parti. Un po’ di furbizia, ragazzi…”.
Guardi, non credo che l’intento fosse quello di umiliare la gente…
“Lo so, questo. E potrei anche crederlo. Solo che la gente pensa questo di voialtri ‘sinistroidi’. E come mai? Sbagliate qualcosa, non vi pare”?
Ma lei propone di non fare niente: ci sembra una risposta ben peggiore…
“No: invece, se non fai niente l’italiano si riconosce. Si sente rappresentato, capite? Lui se ne ‘sbatte’ e tu te ne ‘sbatti’. L’importante è non far entrare i migranti con le loro moschee sotto la neve… Adesso perà debbo lasciarvi, che il Governo è caduto e la campagna elettorale comincia sul serio…”.
Va bene, un’ultima domanda: cosa proporrà la Lega di Matteo Salvini come programma elettorale per gli italiani?
“Non fare un cazzo: vedrete che diventerò dittatore assoluto. Poi, lo dirò a Putin, che a sua volta lo dirà a Donald Trump, che lo riferirà alla Von der Leyen. E, alla fine, su tutti i libri di Storia apparirà il mio nome: Pinco Pallino…”.
(12 agosto 2019)
©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)