di Giovanna Di Rosa #pentaleghismo twitter@gaiaitaliacom #politica
Così mentre il ministro dell’Interno li fa a pezzi i figliocci del guitto diabolico non trovano niente di megliod a fare che scannarsi sulle grandi opere creando ulteriore tensione sociale, esercizio nel quale sono maestri, e spaccando il fronte di incoscienti che li hanno portati in trionfo verso Palazzo Chigi e il Governo dell’Italietta neofascista e razzista degli ignoranti al potere.
Pomo della discordia la tristissimamente famosa TAP, quella che era al centro della propaganda di Alessandro Di Battista saggiamente rifugiatosi in Guatemala, opera che doveva essere bloccata in “due settimane” una volta che i grillini sagaci fossero arrivati al Governo, e che invece si farà perché nel mondo degli affari e degli accordi, come hanno scoperto persino i geniali alleati del partito del ministro dell’Interno, esistono le penali.
Cose da nulla, nell’ottica dell’ex steward ora ministro del Lavoro, ma che a volte hanno una consistenza di così inaspettato peso da non poter essere affrontate nemmeno da un governo che fa apparire i soldi e svanire i debiti con un semplice ed adolescenziale movimento della mani; una faccenda così delicata da far apparire il sempre più tronfio e vuoto ministro del Lavoro come quello che è: un giovane incapace, con quasi nessuna competenza, trovatosi a dirigere un partito rissoso e inconcludente da una posizione che tanto fa bene al suo ego e tanto male al paese. Infantile la scusa inventata ad uso e consumo delle interviste radiofoniche e televisive “A noi del M5S hanno sempre nascosto tutto”… Dei poveracci che vivono di bugie, così tante da dimenticarsele, e che vengono ormai sbugiardati in trenta secondi su tutti i social che, questo caso, hanno pubblicato screenshot degli accordi presi per la TAP, accordi che nessun politico che fosse in parlamento dal 2013 ad oggi poteva ignorare.
Una manfiestazione di rara violenza verbale, video postati sui social dove gli attivisti del grillismo demenziale e bugiardo strappano le tessere e gridano non avrete più il mio voto, l’intervento del presidente del Consiglio che prega i suoi “Date la colpa a me”, perché l’ego prima di tutto, e la consapevolezza che alberga in ogni cuore grillino che la luna di miele è finita e che troppo presto per i loro gusti torneranno ad essere il nulla che erano, sono e continueranno ad essere.
Con la TAP fatta, cotta e servita. Una tristezza. E con la TAV preda dei mal di pancia del M5S piemontese che, nel giorno in cui stiamo scrivendo, si scannerà sulla sua costruzione (con gli odiati francesi alle porte che la loro parte l’hanno già conclusa). Ci sarà da ridere. Perché questi hanno illuso la povera gente. E la povera gente non li perdonerà. Da vendicatori a vendicati.
(29 ottobre 2018)
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