di G.G. #politica twitter@gaiaitaliacomlo #fassina
Come un triste presagio è rispuntato anche Stefano Fassina, ex viceministro dell’economia del Governo Letta che, insieme al PD e come suo responsabile per l’economia, votò tutte le leggi contro le quali decise di scagliarsi qualche tempo dopo agli ordini di Massimo D’Alema per amore di Liberi e Uguali.
Dopo i trionfi del 4% della sua candidatura a Sindaco di Roma, dal quale scranno capitolino si trova spesso a sostenere le non delibere della non Sindaca, Stefano Fassina ha immediatamente sentito il bisogno di farsi vedere dalle telecamere di Rainews24 e di dire la sua sul possibile ministro dell’Economia in odore di antieurismo, Paolo Savona, che non piace a nessuno ed inquieta il Quirinale, ma che per Fassina è persona “competente, adatto al momento” rispetto al cui nome “non bisogna fare forzature”.
L’esponente di Liberi e Uguali e della sinistra comunista da scranni pubblici e conti correnti a sei zeri, che i sondaggi danno in scomparsa, conferma che il partitucolo della sinistra ridicola che rappresenta è sempre più uguale e sempre meno libero perché anche la libertà si paga, soprattutto quando la si rivendica.
(24 maggio 2018)
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