di P.M.M. #genderequality twitter@gaiaitaliacom #LGBTI
La gender equality è uno degli argomenti più d’attualità al giorno d’oggi. Sono sempre di più gli articoli di giornale e le trasmissioni televisive che trattano l’argomento anche in Italia, dal momento che sta diventando sempre più sentito. Il nostro Paese, infatti, è uno di quelli in cui la disparità è storicamente maggiore, almeno in confronto con gli altri paesi europei.
Per disparità di genere si intende la disuguaglianza tra uomini e donne in diversi ambiti della società: dalla politica alla carriera nelle aziende, dai livelli di istruzione a quelli di occupazione, dal reddito al potere, fino ad arrivare al tempo a disposizione. Un esempio su tutti: tra le persone più ricche del pianeta, i cosiddetti miliardari in dollari, le donne sono solo il 10% del totale, secondo una classifica del celebre magazine Forbes.
Ogni anno vengono redatti degli studi, come il Gender Equality Index, che scattano una fotografia della situazione nei vari paesi e stabiliscono un punteggio globale per ogni nazione. L’Italia negli ultimi anni ha fatto dei passi avanti in ambiti come la rappresentanza in parlamento, ma rimane ancora molto indietro per quanto riguarda il potere delle donne nelle posizioni che contano e le loro retribuzioni. Anche il tempo dedicato alle attività domestiche è a sfavore delle donne, che si ritrovano a dover svolgere la maggior parte delle faccende in casa, mentre in altri paesi queste vengono condivise maggiormente con gli uomini.
Le cause della disparità di genere affondano le proprie radici nell’origine della società moderna, che è sempre stata dominata dagli uomini. Trovare una precisa causa storica è difficile e bisognerebbe andare molto indietro nel tempo. Negli ultimi secoli, infatti, la società occidentale è stata rappresentata quasi esclusivamente da uomini, tanto che fino a qualche decennio fa le donne non avevano nemmeno diritto di voto in molti paesi.
Oggi le cose stanno cambiando e per fortuna le donne occupano ruoli via via più rilevanti nella nostra organizzazione sociale. La sensibilizzazione sul tema che è stata fatta negli ultimi anni ha portato a dei cambiamenti concreti, anche se rimane ancora molta strada da fare.
Non tutti i settori hanno dimostrato di sapersi adeguare in modo uguale alla gender equality. Nei comparti più tecnologici, infatti, la percentuale di donne impiegate è ancora molto inferiore rispetto agli uomini e le retribuzioni sono ancora molto differenti. Questo nonostante sia stato dimostrato che una maggiore equità porta alle aziende che la applicano maggiore crescita e maggior fatturato.
Tra i settori che recentemente hanno dimostrato una maggiore attenzione alla gender equality c’è invece il settore delle scommesse. Contro ogni aspettativa, le compagnie del gambling sono tra quelle in cui la disparità di genere sta migliorando più velocemente. Le donne non vengono impiegate solo in mansioni come receptionist o croupier, ma iniziano ad occupare anche posizioni dirigenziali. La strada da percorrere è ancora lunga, perché la parità è ancora lontana, ma è già un buon risultato se confrontato alla situazione del passato.
Insomma, in una società in cui prevale ancora una forte diseguaglianza tra uomini e donne, non mancano segnali positivi che fanno ben sperare per il futuro. Sebbene potrebbero esserci dei paradossi sociali come descritto da alcuni studiosi, con una maggiore gender equality a guadagnarci non saranno solo le donne, ma l’umanità intera.
(17 maggio 2018)
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