di Il Capo #civilservants twitter@gaiaitaliacom #mafia
La notizia dell’arresto del clan Spada, 32 persone che ad Ostia hanno spadroneggiato per un po’, è interessante, importante, necessaria. E mette, o potrebbe mettere, la parola “fine” ad un malsistema che nonostante fosse sotto gli occhi di tutti, anche di coloro che sopra la vicenda c’hanno costruito una storia di visibilità politica e di vero e proprio vilipendio via social che ha avuto come vittima anche la conosciuta giornalista di Repubblica Federica Angeli, minacciata di morte insieme ai suoi figli, che vive sotto la protezione di una scorta per le sue inchieste sul malaffare ad Ostia.
Di fronte a tutto questo, e di fronte ad un nostro articolo più che garbato su Marco Travaglio, già dio del giornalismo, già legittimo erede della prosopopea istituzionalizzata di Eugenio Scalfari non trova nulla di meglio da fare che chiamare noi “servi del padrone” (quale? se lo conoscete presentatecelo, abbiamo un paio di conti da pagare…) perché esprimiamo un’opinione indipendente e la scriviamo, mentre non dice una sola parola su questa questione, quella della mafia ad Ostia, ben più grave, per più da “servi del padrone” perché per gli Italiani sgrammaticati che in un blog hanno trovato il nuovo oggetto di culto, la realtà è quella che si inventano giorno dopo giorno a loro uso e consumo e da combattere sono coloro che su quella realtà soggettiva, o demenziale narrazione che dir si voglia, sono così arditi da esprimere un potere. Fottuti. Ecco cosa sono.
(25 gennaio 2018)
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