di Il Capo, twitter@gaiaitaliacom
Così Mariano Rajoy ha svelato ciò che era chiaro a tutti: di essere un dittatorello sventato oltre che un politico mediocre che ha bisogno dell’aiuto di Re Felipe – che tutti sapevano non sarebbe mai stato all’altezza di suo padre Juan Carlos – per far passare il messaggio che la Catalogna ha fatto un golpe. In realtà il golpe lo ha fatto la Moncloa sospendendo i poteri di autonomia della Generalitat, facendo fuori Puigdemont e decidendo per l’applicazione (impossibile per il governo Rajoy, e più avanti spiegheremo il perché) dell’art.155 della Costituzione spagnola che dovrebbe mettere con le spalle al muro il governo dell’Indipendenza di Barcellona da Madrid.
In realtà si tratta di un gigantesco bluff che Mariano Rajoy ed il suo governo non sono, e non saranno, in grado di trasformare in realtà. A conferma di quanto affermiamo basti sapere che PP e PSOE, cioè i due grandi partiti della Spagna che sono stati decimati dalle nuove forze politiche chiamate Ciudadanos e Podemos (furiosi per le decisioni di Rajoy), più l’ormai inesistente Izquierda Unida, si sono già accordati per decidere modifiche costituzionali tali da permettere di andare incontro – come la Catalogna chiede da tempo – alle istanze autonomiste della nazione che con lingua e cultura proprie chiede di essere riconosciuta come tale e che i governi di Madrid, con la complicità dei tribunali del Regno, la smettano di disattendere puntualmente gli accordi firmati poco prima.
Ma Mariano Rajoy, un ometto insignificante arrivato al potere per mancanza di alternative, maestro di ridondanti affermazioni, ma incapace di concludere alcunché, ha voluto fare il beau geste che serviva per farlo apparire alla borghesia nera cattolica che lo sostiene come colui che ha salvato la Spagna dal nemico Catalano, perché Rajoy – come tutti i bravi cattolici – ha bisogno di individuare il demonio in qualcun altro: il beau geste è consistito nel sospendere l’autonomia catalana prendendosi la responsabilità di togliere l’autonomia ad una comunità di 7,8 milioni di persone che vale il 18,9% del PIL spagnolo. Una follia degna del peggior franchismo che creerà una frattura insanabile tra la Spagna di Rajoy e quella reale, della quale la Catalogna fa parte. La risposta di Puigdemont, e della Catalogna, è stata quella di portare 500mila persone in piazza a difesa dell’autonomia: alla faccia del golpe di Rajoy.
Questo fanno gli integralisti che giungono al potere. Guai.
(22 ottobre 2017)
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