di Daniele Santi, twitter@gaiaitaliacom
La furia liberticida del dittatore turco Erdogan non si placa: non pago di avere arrestato 50mila persone accusate di essere “gulenisti” e di avere tolto il lavoro ad altre 160mila con la stessa accusa – applicasse lo stesso rigore ai membri della sua famiglia accusati di riciclaggio di denaro sporco – Il dittatore del finto colpo di Stato contro se stesso, ha fatto mettere agli arresti altri 35 giornalisti oppositori accusandoli di essere al soldo dell’oppositore Fethullah Gülen, da tempo in esilio negli Stati Uniti.
Curiosa la giustificazione data agli arresti: siccome rendere noto che l’orribile Erdogan non tollera oppositori e nemmeno desidera che si scriva di lui ciò che è, un dittatore implacabile, non è politicamente conveniente, lui si è inventato che gli arrestati utilizzano una app con la quale possono segretamente comunicare con Gülen per pianificare la sua destabilizzazione.
Erdogan ha infatti scaricato su Gülen le responsabilità del finto colpo di stato del 16 luglio dello scorso anno.
La app incriminata è ByLock, che in Turchia conta 215mila utenti. Presumibilmente, nella paranoia erdoganiana, tutti terroristi potenziali al soldi di Fethullah Gülen.
Perché per essere un dittatore devi essere necessariamente un po’ squilibrato o almeno complottista.
(10 agosto 2017)
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