
di Daniele Santi
E così hanno avuto l’ardire. La vicenda è nota e riguarda la candidata “trombata” a Genova dopo le “grillarie” dei 23 voti – o erano 17? – che l’avevano incoronata reginetta a 5Stelle del capoluogo ligure. Dopo avere visto il risultato della “grillarie on-line” i favolosi dirigenti del M5S avevano avuto una specie di subitaneo ictus decidendo, più o meno in quattro e quattr’otto, che se proprio dovevano andare a casa tanto vale c’andassero con qualcun altro. Non c’erano andati giù leggeri con la reginetta a 5Stelle Cassimatis: in chiusura di campagna elettorale Luigi Di Maio, proprio lui, l’ometto politichino la cui sobria e correttissima dialettica stupisce ogni giorno gli Italiani, si era espresso come solo chi ha profondo rispetto per gli altri sa fare.
Era il 9 giugno e l’ex stewart del San Paolo gridava ai 24 accorsi ad ascoltarlo: “I cittadini apprezzano sempre quando una forza politica allontana chi si approfitta della stessa. Alcuni si fanno eleggere con noi e dopo poco passano al gruppo misto. Questo noi lo evitiamo, siamo stati rigidi e siamo stati premiati”. Marika Cassimatis, non l’aveva proprio mandata giù. Come? Io abbandono le vie legali per dirimere la questione e tu mi accoltelli? Così era partita una nuova querela: “La strumentalizzazione di un fatto giudiziario che mi ha visto vincitrice, distorcendone il risultato a fini elettorali, è un grave fatto che rispecchia l’incapacità del M5S di gestire con onestà intellettuale il calo del consenso”.
Parole pesanti come pietre che erano valse a Cassimatis il plebiscito popolare alle successive amministrative, il 2% circa decimale più decimale meno, plebiscito che aveva chiarito perché i dirigenti a 5Stelle – sì, tocca chiamarli dirigenti – avevano preferito farla fuori in quel modo.
Nella serata del 13 luglio la notizia che l’astro nascente della politica internazionale, l’omino politichino che cambierà le sorti della storia italiana, mondiale e galattica, Luigi Di Maio detto dei Congiuntivi è indagato per diffamazione, getta nello sconforto migliaia di adpeti alla Sacra Setta del Blog ed un unico grido si leva dalle folle piangenti: “Blasfemi!”…
(14 luglio 2017)
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