di Giovanna Di Rosa
Mentre Marco Travaglio tace sui presunti legami tra Putin ed il M5S, ed anche sugli ennesimi numerosissimi arresti di oppositori della dittatura neosovietica dell’ex capo del KGB, e preferisce parlare del PD, tanto per cambiare, il M5S tocca il triste recordi di tre indagati nel giro di pochi giorni. Si tratta del Vate del Sacro Blog, del prode Alessandro Di Battista (proprio il forcaiolo oggi riformulatosi garantista) e del Sindaco di Assemini.
Capo Supremo e sedicente vicecapetto – non conto nulla ma come lo faccio io nessuno – sono indagati per le famose dichiarazioni all’indirizzo della Candidata dei Venti Voti, gloriosa vincitrice delle cliccarie, poi trombata dal Capo a favore del Secondo Arrivato dei Diciassette Voti, che piaceva molto più al Guru della Balla Cosmica. La notizia è dello scorso 31 marzo, quando la procura di Genova infatti ha indagato per diffamazione il leader del M5S Beppe Grillo e il deputato Alessandro Di Battista. L’iscrizione nel registro degli indagati è avvenuta dopo la querela della candidata sindaco esautorata Marika Cassimatis. I fascicoli sono in mano al pm Walter Cotugno.
Sulla questione Sindaco di Assemini non granché è dato sapere, dato che il Sindaco grillino dichiara di non sapere di cosa lo si accusa. L’Unità descriva la vicenda come segue:
In casa 5Stelle tutto tace, del resto dopo la svolta obbligata decisa dal Vate i forcaioli sono diventati garantisti perché è sempre tanto bello vomitare veleno sulle disgrazie altrui e nascondere le proprie marachelle sotto lo zerbino. La storia è appena cominciata. Ci sarà da ridere. A partire dalle nomine AMA della Capitale.
(2 aprile 2017)
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