di Giancarlo Grassi
Gambiano, 21 anni, non aveva una residenza, una sua casa. L’aveva abbandonata per cercare rifugio nel “Paradiso Europa” che noi vendiamo con tanta cura all’estero salvo poi lamentarci quando vengono qui, quelli che abbiamo abbagliato con la nostra propaganda perché attirati da un paradiso che non c’è. Il Gambia è un paese molto complicato dove il presidente Yammeh ti sbatteva in galera per un respiro di troppo. Non stupisce che un giovane con sogni e tutta una vita di fronte a sé (quanto dura tutta una vita di fronte a sé?) avesse deciso di farsela quella traversata, a rischio della vita, probabilmente pestato e violentato in qualche carcere libico da qualche aguzzino bastardo che sulla pelle di chi vuole emigrare ci specula pure. E ci si diverte anche. Era arrivato a Ragusa, dove aveva la residenza, ma non una casa, e aveva vagato, come tanti, alla ricerca di qualcosa che non trovava. Se siete mai stati capaci di leggere negli occhi di chi è solo e non avete stornato lo sguardo, potete capire la disperazione di questo giovane che, giunto a Venezia, ha deciso di gettarsi nel Canal Grande. L’acqua della laguna non supera, in questo periodo, i cinque gradi di temperatura, va anche sotto. Gettarsi per salvarlo significava morte quasi certa, ma qualcuno – un bagnino – stava per gettarsi in acqua. Una donna da un vaporetto di passaggio, che aveva appena fermato le eliche e gettato salvagenti al giovane, una delle troppe donnette che aprono bocca per dare voce al loro odio, ha gridato “Sta facendo finta!”. Tanto è bastato. Un attimo dopo, scrivono i giornalisti documentati, il giovane era sparito. Non aveva nemmeno afferrato i salvagenti che il vaporetto gli aveva gettato. Voleva morire. Non stava facendo finta. Lo hanno trovato un’ora dopo, sul fondo del Canal Grande. Dopo che si era ammazzato di fronte a centinaia di turisti che alla morte non ci pensano, perché quando sei vivo pensi di essere eterno. Lui, il 21enne, sapeva di non essere né eterno né vivo abbastanza per non cercare la morte. Ci pensi la signora che ha gridato “Sta facendo finta”. Magari le riesce anche di diventare un essere umano con vita. E con lei ci pensino coloro che non hanno avuto il tempo ed il sangue freddo di gettarsi per salvarlo, ma hanno trovato il tempo di fotografarlo mentre annegava.
(25 gennaio 2017)
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