di Monica Maggi twitter@libraiapertutti
Un nord esiste davvero, l’ho constatato in questi due mesi scarsi di attività dopo il terremoto. Un nord fatto di Vigili del Fuoco, di piccoli imprenditori, di donne impegnate in politica locale, o semplici cittadini che si uniscono per aiutare chi è in difficoltà. Un nord esiste anche nel rigore delle spedizioni, nel controllo della merce da destinare, nella comunicazione capillare. Adesso siamo alla fase due del post terremoto, quella in cui bisogna alzare la guardia e l’attenzione contro chi vorrebbe speculare accaparrando quello che c’è di accaparrabile. Nel tentativo disperato di restare nelle loro terre, comprensibile visto l’unico reddito che hanno da agricoltura, allevamento e taglio della legna, tra i piccoli agricoltori e allevatori possono anche infiltrarsi i soliti furboni che approfittano di ogni momento di confusione. In questo momento ci vorrebbe un nord come quello che è arrivato ad aiutarci. Ora davvero non si può lasciar andare la necessità, per queste 86 frazioni tra Accumoli e Amatrice dove ancora risiedono sparute famiglie che cercano di affrontare l’inverno come possono.
Il Nord risponde perché? Perché può, semplicissimo. Ha spazi, possibilità, coscienze, vogliamo dire anche soldi? Diciamolo.
Il sud ci mette il cuore ma per fare solidarietà servono i mezzi, altrimenti il cuore non basta.
E quindi mi permetto una cosa che si vede solo in televisione ma che adesso ha il valore del riconoscimento. Voglio ringraziare uno per uno chi mi ha aiutato con un profilo di volontariato o istituzionale. Come la cittadinanza tutta di Ala di Trento, che ha spedito scatoloni su scatoloni di aiuti di prima necessità. Gli amici dei Vigili del Fuoco volontari del Sebino in provincia di Brescia, nella persona del Presidente Paride Maccarinelli. Un aiuto anche economico è arrivato dal Comitato Linate di Peschiera Borromeo, vicino Milano, e dalla Protezione Civile di Lumezzane Onlus. Grazie al gruppo di Multisolidarietà che ha il suo quartier generale in tutta Italia ma parte sempre dal nord (Torino), e alle donne di Mam Beyond Borders, che si adoperano per una corretta alimentazione e salute di mamma e bambino. Anche privati e riservatissimi donatori non sono mancati, e leggendo questo editoriali molti di loro si riconosceranno. Il centro? C’è e si fa sentire se viene data l’occasione. Oltre alle associazioni di Rieti e Borgovelino (AutArt, Loco Motiva, Porta D’Arce, Coop. Velinia), c’è stata anche la Misericordiae nella persona del mitico veterinario Angelo Fabi. Ringrazio anche gli amici dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco volontari di Roma e di Nemi, e l’Anpass di Castelnuovo di Porto. Insomma, ci siamo e non li lasceremo soli…e scusate ancora il ritardo.
(23 ottobre 2016)
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