di Daniele Santi
Post che appaiono e che scompaiono, cose dette e non dette e poi, sempre, l’accusa agli altri di essere bugiardi e millantatori. Non poteva essere che così in un paese nel quale nessuno è capace di accettare gli eventi per quello che sono, eventi, e le leggi per quel che sono, leggi. Di tutto è responsabile un’entità superiore, come tale perfetta, da osannare quando le cose vanno come piace a coloro che la osannano ed un demone, quasi sempre qualcuno che ha scelto di vivere diversamente da come le regole che costoro attribuiscono ad un dio che vedono solo loro, un qualcuno da incolpare di ogni accadimento nefasto.
Anche con il terremoto del 24 agosto è successa la stessa cosa. Colpevoli coloro che hanno approvato le Unioni Civili, ed il terremoto come giusta punizione. Quindi scambi di accuse via Twitter e Facebook con post miracolosamente spariti da Facebook e Twitter, articoli furiosi e risposte altrettando furiose. La solfa è sempre la stessa: cattofascismo a iosa e quattro gatti fanatici a gridare incongruenze sulla pelle dei morti. La solita Italia della quale anche l’intolleanza politica del M5S e di troppa destra si nutrono. Niente di nuovo sotto l’odio.
(24 agosto 2016)
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