
di Giancarlo Grassi
L’Italia è invasa, in questi giorni, da orde di delusissimi votanti a 5Stelle che dall’endorsement erano passati alle vie di fatto al momento del ballottaggio: sono tutti coloro che da sempre furon fascisti e che si sono riciclati in tutti i populismi possibili. Donna Raggi delle Funivie è stata una vera benefattrice, e come tale passerà alla storia: ha ri-sdoganato Fini (come Berlusconi), ha avuto il voto di Alemanno (come Berlusconi), ha collaborato con Previti (come Berlusconi) ed ha convogliato su di sé tutto il malcontento anti-Pd della Capitale. Sinistra radicale compresa. Perché si capisca quanta destra c’è dentro quella che si spaccia per sinistra. Il malcontento non era quindi quello dei cittadini romani, piuttosto quello di coloro che il malcontento dei cittadini romani lo veicolano. Detto questo Raggi potrebbe, almeno per rispetto verso costoro, far finta di avercela una preparazione da Sindaca, ma proprio come Berlusconi, ha preferito gli slogan alla sostanza. Dopo l’elezione ha realizzato alcuni gesti di grandissima potenza mediatica, come quello di far sedere l’amato pargolo sulla poltrona di Sindaco della Capitale: mai, come in quell’occasione, sono stato felice di essere sterile.
Poi spunta lei: la grande consulente in Ama per 12 anni, portando a casa oltre un milione di euro che, contemporaneamente, ha lavorato per la società friulana che si aggiudicava gli appalti per lo smaltimento dei rifiuti della Capitale. Perché i Cittadini a 5 Stelle le cose le fano davvero bene, anche quando si tratta di straordinari buchi nell’acqua.
La questione immondizia a 5Stelle, e non parliamo di eletti, sta prendendo così piede nella Capitale, da portare Donna Raggi dei Miracoli, delle Funivie e del Libero Scambio a dimenticarsi colpevolmente di tutto il resto. E’ confusa la buona madre di famiglia con pargolo al seguito. Ha una fidejussione da 150mila euro immediatamente escutibile che la costringerà, come darle torto, a stare in stretto contatto con la Casaleggio Associati per sapere cosa può e cosa non può fare. A causa di ciò, ad esempio, dimentica che esiste una legge sulle Unioni Civili e non fa nulla affinché le coppie romane possano accedervi (uffici muti, risposta nessuna, centralini che danno numeri di interni che non rispondono e possibile valanga di denuncia ed esposti alla Magistratura nei prossimi giorni). La poverina deve essere confusa. Ma dà la colpa agli ultimi vent’anni di governo.
Noi, da Roma, rispondiamo “E ‘sti cazzi”, perché lei è stata eletta per dare soluzioni, e subito, e non per dare la colpa a ciò che è successo negli ultimi vent’anni. Lei è stata eletta per risolverli i problemi dell’immondizia a Roma, non per confermare un’Assessora invisa anche ai suoi. Ma per fortuna, Raggi ha dalla sua parte il prode Di Battista.
Con la grazia che lo contraddistingue l’uomo secondo il quale “bisogna comprendere” i terroristi dell’Isis e che sugli ultimi attentati in giro per mezza Europa non ha aperto bocca, perché poco convenienti dal punto di vista elettorale, si è preso la briga di pubblicare sul suo account Twitter un’altra della sue straordinarie sceneggiate, dal tenore della quale si evince che il buon Di Battista sente la terra franargli da sotto i piedi.
Il sistema quando viene colpito reagisce. Tutto normale. Basta non mollare. I romani devono sostenerci. pic.twitter.com/o9FN5PFFSy
— AlessandroDiBattista (@ale_dibattista) 30 luglio 2016
In realtà, Alessandro Di Battista non se ne rende conto, perché è tutto ego e poco altro, con il suo post lui stesso ammette che il M5S è un “sistema” perché è stato proprio il suo Movimento di Cittadini sedicenti a 5Stelle a reagire violentemente dopo le prime informazioni sul conflitto di interessi dell’Assessora Muraro. Siamo appena all’inizio. Ci saranno una sacco di settimane piene di divertentissimi avvenimenti. E non solo a Roma. Anche a Torino non si scherza.
(2 agosto 2016)
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