di Gaiaitalia.com
Con un comunicato stampa giunto alla nostra redazione, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma, manifesta la sua incredulità per avere ricevuto, nella mattinata del 9 giugno, una “comunicazione ufficiale dei legali della Maison Fendi in cui s’intimava al Coordinamento Roma Pride di ritirare e distruggere tutte le immagini della campagna pubblicitaria “Chi non si accontenta Lotta”, lanciata per promuovere la grande parata dell’11 giugno prossimo”. Secondo il comunicato stampa del Circolo “La Maison Fendi sostiene infatti che sia stato fatto un “uso improprio” dell’immagine del Palazzo della Civiltà Italiana, presente negli scatti della campagna, di cui rivendica di essere licenziataria esclusiva dell’immagine”.
“Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli” continua il comunicato stampa “capofila del Coordinamento Roma Pride, organizzatore della parata nonché di tutti gli eventi e le iniziative ad essa collegate, è convinto ci sia un equivoco di fondo. Non è possibile immaginare, infatti, che una società che sta sul mercato e che ha tra i suoi clienti anche le persone lgbt si senta in alcun modo danneggiata dall’indiretto collegamento con una manifestazione per i diritti umanitari organizzata da una storica associazione che fonda il suo lavoro al servizio dei diritti civili, sul volontariato dei propri soci ed attivisti che in passato ha collaborato proprio con Fendi in occasione della Giornata mondiale di lotta all’Aids”. Sono numerose le ambasciate straniere che saranno presenti al Roma Pride 2016 con una loro delegazione dopo avere concesso i loro patrocini unitamente a quello della Regione Lazio, di Roma Capitale (si tratta delle ambasciate diCanada, Quebec, Stati Uniti d’America, Regno Unito, Australia, Germania che, unitamente all’Ambasciata di Francia), e francamente la lettera dei legalid ella Maison Fendi lascia sconcertati anche noi, umili cronisti di eventi. Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli si chiede “se per “uso improprio” la Maison Fendi non voglio alludere alla presenza di persone appartenenti alla comunità LGBTQI fotografate con il palazzo sullo sfondo” ed annuncia di non avere nessuna intenzione di “ritirare la campagna del Roma Pride” ed invita tutti “con forza alla grande parata di sabato 11 giugno, anche perché il “Colosseo Quadrato” per i romani non sarà mai privato, ma un simbolo della città”.
(9 giugno 2016)
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