di Il Capo
Lui è sempre l’uomo con gli attributi che “non hai mai perso”, così come da intervista a Radio24 di qualche giorno fa. Loro sono quelli che non sono d’accordo, sono gli Aquilani, che gli rinfacciano l’espressione “Roma è una città terremotata” e gli chiedono: “Bertolaso, ma non ti vergogni?”, che per un uomo che dichiara di non avere mai perso non è un buon inizio. Specialmente se quest’uomo è già sulla graticola per beghe interna al centrodestra per il quale corre, quel centrodestra che sta alla base dei disastri (o terremoti) di cui Bertolaso delira nella più recente intervista a Repubblica TV.
Gli Aquilani hanno scritto una lettera aperta ai Romani per mano di alcuni comitati e associazioni locali, dove raccontano “tutti i danni, le speculazioni e le ingiustizie che ha causato Guido Bertolaso sul territorio”: le associazioni e comitati si chiamano Comitato 3e32/Casematte, Appello per L’Aquila, Link studenti Indipendenti, Unione degli Studenti e Legambiente che si azzardabo anche a chiedere: “Bertolaso, ma non ti vergogni neanche un po’?”, con chiaro riferimento alla sua candidatura alla poltronissima del Campidoglio.
Nella missiva, che Repubblica.it pubblica parzialmente, si parla di “menzogne, repressione, speculazione e ipocrisia”. Tra le prime trova collocazione l’organizzazione all’Aquila, il 30 marzo 2009, della Commissione Grandi Rischi, per “effetto della quale molte persone sono rimaste serene nelle proprie case la notte del terremoto”, poi “la grottesca idea del G8” e “la favola ‘dalle tende alle case'”.
Insomma, le reazioni vanno molto al di là della campagna elettorale e sono centrate proprio sulla figura di Bertolaso, scelto da Berlusconi e assai mal visto da Salvini, che ci fa capire come il centrodestra ed il nepotismo a tutti i costi continuino ad andare a braccetto. Come lo sporco e il sapone.
(22 febbraio 2016)
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