di Paolo M. Minciotti
Una donna d’affari molto in vista in Uganda è stata arrestata con l’accusa di avere praticato “sesso lesbico” con una donna più giovane. La donna è stata messa alla berlina dai disgustosi media locali (noterete il livello dell’inglese del cronista), sottolineano che la donna avrebbe fatto sesso con una “giovane musulmana” come se questo avesse un valore aggiuntivo al “crimine” [sic] e si sofferma su tutta una serie di particolari assolutamente irrilevanti ai fini della questione, ma utili a solleticare la pruderie dei lettori, senza fornire uno straccio di prova. Di fatto la donna, presa in custodia dalla polizia di Bukomansimbi, non può essere accusata di nulla perché non c’è una sola prova a suo carico se non il pettegolezzo di un uomo che avrebbe denunciato l’avvenuto rapporto sessuale al padre della giovane musulmana (che NON è stata arrestata), che è un influente leader religioso della zona.
La donna – della quale non citeremo il nome e non mostreremo il viso – è stata arrestata mentre rischiava di essere linciata dalla folla che l’accusava di avere portato valori “innaturali” nella comunità.
Il presidente Museveni continua a nutrire la sua sopravvivenza politica con il sangue di chi perseguita.
(9 febbraio 2016)
©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)