di Paolo M. Minciotti
Tutti i gay e le lesbiche saranno fucilati se sarà eletto (“all gay people killed by firing squad if elected”): è il verbo delirante del candidato presidenziale alle prossime elezioni in Ghana, George Boateng che preoccupandosi del benessere sociale ed economico del suo paese e del suo sviluppo industriale, ha fino ad ora proposto una sola cosa: la fucilazione di gay e lesbiche, nel caso dovesse essere eletto.
Gioia e tripudio nel paese che lascia scorrazzare per la strade mob di giovinastri il cui scopo principale è la caccia ed il pestaggio di gay veri o presunti – la violenza sugli omosessuali non è considerata tale e non viene punit dalla legge, mentre i rapporti omosessuali tra adulti consenzienti sì: con il carcere fino a tre anni – e che pur di “sradicare” il terribile male omosessuale dal paese è disposto a chiudere un occhio sulle difficili condizioni economiche, sulla mancanza di lavoro, su un territorio devastato. Tanto si può sempre emigrare.
Il presidente in pectore ha dichiarato che anche i corrotti verranno fucilati: se fosse vero temiamo che degli attuali politici e politicanti ne resterebbero pochi. E forse Boateng avrebbe meno fiato in gola per gridare il suo odio di maschio alfa.
(8 settembre 2015)
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