di Daniele Santi
Cose da dire su Magdi Allam ce ne sarebbero tante, ma sarebbe come sparare sulla croce rossa. I suoi deliri da ometto che non ha risolto gli integralismi feroci della sua cultura di provenienza si commentano da soli.
La sua panofobia, la sua millantata purezza da prete mancato, il suo bisogno di sentirsi migliore degli altri perché ha abbracciato una fede che lo riscatta dagli integralisti dei quali ritiene impropriamente di non fare più parte rasenta il ridicolo al quale si espone non sappiamo quanto consapevolmente, ogni volta che intinge la sua penna nel veleno per vergare il suo insulso ed inutile verbo.
Quando è a corto di idee, o è in vacanza, risolve la questione della sua presenza mediatica attraverso post che poi vengono ripresi dai social come quello che trovate qui. Si tratta di una vignetta di Marcello Sartori pubblicata sul sito di Magdi Convertito Cristiano Allam che utilizzando la vaticana invenzione della teoria del gender, ad uso e consumo degli interni, non solo sputa menzogne, ma ridicolizza i centomila morti di Hiroshima giocando sugli equivoci tra il nome dell’aereo che la sganciò (Enola Gay) e quello della presunta (Lobby Gay) che, sono parole del post, attraverso “l’ideologia gender provocherà una devastazione sociale inestimabile” e via bla bla bla.
Insomma la guerra contro la parità di diritti a suon di menzogne e di invenzioni, del resto la santissima chiesa cui il nostro fa riferimento è specialista nelle invenzioni a suo uso e consumo, continua senza tregua.
I cristiani come Allam vanno alle Crociate incuranti degli scandali interni alla loro azienda di riferimento. Scandali che hanno a che fare assai spesso, troppo spesso diremmo, con violenze sessuali su minori perpetrate da teologi o ex nunzi o cardinali ai quali le gerarchie ecclesiastiche offrono scudo con dichiarazioni che fanno accapponare la pelle. E che tutto questo venga da chi predica la non fornicazione ed il non dire falsa testimonianza dovrebbe far riflettere anche coloro che sono accecati dal proprio fanatismo come Allam.
(29 agosto 2015)
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