di Daniele Santi
Attraverso un video postato su un sito di tripoli, il saudita Ali el Gezrawi, col volto coperto, ha invitato “i fratelli all’unità” in Arabia Saudita, Tunisia, Egitto e Sudan a recarsi in Libia per combattere l’esercito libico perché la Libia “è la terra della jihad e dell’immigrazione, non appartiene solo ai libici, ma a tutti i musulmani che credono in dio, ed è uno Stato del Califfato”, ha poi proseguito minacciando di morte il generale Khalifa Haftar, comandante dell’esercito libico.
Nelle stesse ore a Sirte i sostenitori dello Stato Islamico hanno imposto la Corte Islamica della Sharia nei tribunali civili e pubblicato video su Twitter che mostrano la città libica nelle mani dell’Isis. Testimoni affermano che i jihadisti hanno imposto classi separate per uomini e donne in scuole e università.
(24 agosto 2015)
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