
di Daniele Santi
Dato che hanno una fede e per il semplice fatto di averla si sentono liberi, in nome della percezione perversa di quella fede, di fare ciò che vogliono, commettono omicidi, accoltellano, puniscono, imprigionano, fanno saltare in aria gente, decidono chi è peccatore e chi no, si scagliano contro manifestazioni e menano fendenti a destra e a manca.
E’ il risultato dell’integralismo, ortodosso in questo caso, ma quello cristiano e islamista non è differente, che sta avvelenando il mondo e che distruggerà loro malgrado, le perverse letture religiose di fanatici ignoranti e pericolosi. Purtroppo in questo processo è in pericolo la vita di tutti come dimostrano la situazioni in Africa e Medio Oriente e come dimostra l’attacco al Gay Pride di Gerusalemme dove un fanatico ortodosso ha accoltellato sei persone, una delle quali è in gravissime condizioni.
Il fanatico accoltallatore non è nuovo ad imprese di questo genere: già nel 2005 Yishai Schlissel (fotografato da Associated Press durante l’attacco, foto in basso) durante l’edizione di quell’anno del Gay Pride di Gerusalemme aveva accoltellato tre persone. Era stato condannato a 12 anni di carcere, ma era uscito di prigione tre settimane fa, pronto per accoltellare altra gente. Schlissel, subito arrestato, è un colono integralista che vive nella colonia di Modi’in Illit, a nordovest di Gerusalemme.
(31 luglio 2015)
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