di Paolo M. Minciotti
Parliamo del 45enne che violentò ed uccise la giovane lesbica 28enne Thembelihle Sokhele, brutalmente violentata e quindi uccisa nel settembre 2014, il cui corpo fu trovato due giorni dopo la scomparsa nella stanza da letto del 45enne accusato di omicidio, dalla madre di quest’ultimo. Insospettita dal cattivo odore.
Il caso destò scalpore anche per le lentezze messe in atto dalla polizia dopo che l’accusato si costituì – spinto dalla madre – confessando di essere l’autore dell’omicidio. A quasi un anno dai fatti il processo comincerà questa settimana a Pretoria. Il gruppo di difesa dei diritti delle persone LGBT Iranti-org ha accusto la polizia di avere deliberatamente, con la propria lentezza, rallentato le indagini ed il corso della giustizia, omettendo che la vittima era lesbica per impedire che il delitto venisse considerato crimine d’odio.
(29 luglio 2015)
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