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Di questa somma 3.379.200 sono destinati ai soggetti finanziati tramite gli Accordi con le Province e la Città Metropolitana di Bologna e 6.465.800 riguardano le convenzioni dirette della Regione. Nei finanziamenti è compreso il contributo alla Fondazione Teatro Comunale di Bologna (1.900.000 euro), già liquidato perché riguarda un ente partecipato dalla Regione. Finanziati per la prima volta, grazie anche ad un accordo di cofinanziamento con il Mibact, i titolari di residenze artistiche.
La Giunta regionale ha approvato l’assegnazione dei finanziamenti per lo spettacolo per l’anno 2015 sulla base dei criteri e degli obiettivi stabiliti col Programma regionale per lo spettacolo per il triennio 2012-2014, prorogato per l’anno 2015 con la legge regionale n.24 del 2014.
Rispetto al 2014, la Regione Emilia-Romagna – che rappresenta per numero di addetti il terzo polo nel settore a livello nazionale, dopo Lombardia e Lazio – ha stanziato 2 milioni e 700 mila euro in più per la produzione e la promozione dello spettacolo dal vivo, inteso non solo come elemento fondamentale dell’identità culturale e della coesione sociale, ma anche come fattore strategico di sviluppo. Dell’incremento totale, quasi un milione di euro va a compensare la perdita dei finanziamenti delle Province; l’aumento netto di risorse a sostegno del sistema è quindi pari a un milione e 700 mila euro. L’aumento ha toccato tutti i settori dello spettacolo, teatro, musica, danza, multidisciplinare. Ciò ha consentito, da un lato, la conferma e la continuità di progetti già consolidati, dall’altro, l’ingresso di nuovi soggetti che si sono distinti per la capacità di rispondere alle azioni prioritarie indicate dal Programma regionale per la qualità e l’innovazione.
“Diamo una boccata d’ossigeno all’intero sistema – sottolinea l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti – per rilanciarne le imprese e l’occupazione”. L’impegno della Regione vuole sostenere un settore colpito, come molti altri, dalla crisi economica e che ha dovuto far fronte, in diversi casi, alla riduzione dei contributi da parte del Ministero, degli Enti Locali e dei sostenitori privati.
(24 luglio 2015)
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