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HomeDico quello che mi pare...Segolène Royal: "Je suis trés belle, s'il vous plaît pas de Nutelle"

Segolène Royal: “Je suis trés belle, s’il vous plaît pas de Nutelle”

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Nutelladi Il Capo

 

Prima che qualcuno colto da subitaneo protezionismo pro-francese ci venga a dare degli incolti perché abbiamo scritto “Nutelle” e non “Nutella”, che si pronuncia con l’accento sulla “a”, vi informiamo che l’errore è voluto e permesso da ciò che i colti chiamano licenza poetica, in più l’attacco francese alla Nutella della ministra dell’Ecologia d’Oltralpe, Segolène Royal, ex moglie di François Hollande, alla quale dopo essersi sacrificata contro Sarkozy qualcosa bisognava pur riconoscere – quindi perché non inventarle un ministero ad hoc – nota in tutta la Francia dentro e fuori l’Europa come una donna che non si distingue proprio per brillantezza intellettuale, ci permette di far della facile ironia, gigionesca e un po’ machista.

 

Il problema della deforestazione, ha detto in parole povere Royal, è un problema che si risolve evitando che la Ferrero utilizzi l’olio di palma nella preparazione della Nutella; deforestazione significa surriscaldamento globale, al quale la Francia è estranea totalmente, come testimoniano le numerose bombe atomiche fatte esplodere (ultima dal governo Chirac, Royale era già in politica e del surriscaldamento globale si preoccupava assai poco) nei lontani territori francesi chiamati atolli o paradisi terrestri. Royal era impegnata a crescere figli. Forse delle esplosioni non se ne è accorta.

 

Stupisce che il numero 3 del governo francese faccia dichiarazioni tanto stupide? Non stupitevi, al peggio non c’è mai fine: Segolène Royal nel suo verboso delirio è riuscita dove pochi hanno potuto. Durante una conferenza contro lo schivismo, insomma sui diritti umani che piacciono tanto a tutti e quando ne parlano tutti son contenti e non importa il risultato, guardate le associazioni lgbt italiane, Royal si è dichiarata fan incontenibile di tal Léon Robert de L’Astran, nato il 20 gennaio 1767 a La Rochelle e morto il 7 aprile 1861 nello stesso porto del Poitou-Charentes, naturalista ed erudito che viaggiò in tutte le Americhe, grande umanista figlio di René-Charles de l’Astran-Rochambault-d’Hoyen, armatore che aveva fatto fortuna importando cacao dalla Guinea equatoriale, e che si oppose fermamente alla tratta degli schiavi arrivando persino a rifiutare l’uso della navi ereditate dal padre per il trasporto degli schiavi.

 

Léon Robert de L’Astran non è mai esistito, è il frutto della fantasia geniale di un giovane che creò il personaggio nel 2007 e postò le sue favolose gesta sul web.

 

Tra gli altri gioielli di Royal i complimenti alla giustizia cinese per la sua rapidità, la Cina è leader in condanne a morte, e l’auspicio che la Corsica dichiari l’indipendenza dalla Francia. Non c’è che dire. Una donna geniale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(17 giugno 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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