di Daniele Santi
Dopo l’Indiana e l’Arkansas (ci sono almeno altri 19 stati dell’Unione che stanno lavorando su leggi che autorizzano la discriminazione delle persone LGBT) ora è il turno del North Carolina, storicamente ferocemente razzista, che ha introdotto alla Camera ed al Senato (approvato in prima lettura) il Restoration Act NC Religious Freedom che tra le varie norme previste ne annovera una tra le più odiose: gli ospedali potranno rifiutarsi di curare gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.
Secondo i legislatori dello Stato non si può “ledere di un cittadino ad esercitare la propria religione, anche se i risultati collidono con una regola di applicazione generale”, quindi il credo religioso, la fede – per definizione impalpabile e non dimostrabile – verso un essere superiore che non si è mai visto, basata su libri che non si sa da chi siano stati scritti e su intolleranze basate sulla paura e l’ignoranza, ha la precedenza sul rispetto delle scelte di esseri umani viventi che possono essere discriminati e non curati, quindi ammazzati, sulla base di credenze personali.
Peggio del Ku Klux Klan.
(3 aprile 2015)
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