di Il Capo
Dopo che i tifosi del Chelsea hanno impedito di salire sulla metro ad un nero francese, a Parigi, dove presumibilmente l’uomo risiede (cioè mi viene impedito a casa mia di usufruire dei mezzi pubblici per i quali pago una tessera da un gruppo di hooligans stranieri razzisti e pericolosi, e probabilmente ubriachi), i tifosi del Fayenoord (la partita in questione è Roma-Fayenoord) hanno dettato legge in piazza Campo de’ Fiori a Roma: erano un migliaio, tutti ubriachi, hanno riempito la fontana di bottiglie, costretto i negozianti a chiudere per paura di avere il negozio sfasciato dalle loro furia di maschi alfa, gettato a terra motorino, cantato le loro canzoni imbecilli, impedito insomma ad un quartiere di avere una vita normale per un intero pomeriggio.
La Polizia interviene. Ne arresta una ventina. Repubblica.it pubblica foto di contusi e dei disordini riprese dal profilo twitter @rssmiranda. Se questo il calcio.
E’ di pochi giorni fa la dichiarazione di Arringo Sacchi (non abbiamo sbagliato il nome, al contrario) sulla massiccia presenza di neri – troppi secondo lui – nelle fila delle squadre italiane, dichiarazioni così profondamente razziste (“… a guardare il Torneo di Viareggio mi viene da dire che ci sono troppi giocatori di colore, anche nelle squadre Primavera”) da far rabbrividire ed intervenire addirittura Blatter, che non è esattamente un campione di difesa dei diritti umani, diciamo così.
Registriamo il totale silenzio della becera destra italiana, quelli tutti purezza e lepenismo: i vari Salvini, le varie Meloni, i vari presidenti alla Lotito, sulla questione – non vorremmo pensare che questa gentaglia sia parte del bacino elettorale dei loro partiti – di certo c’è da metterci la mano sul fuoco: se i tifosi fossero stati quelli del Club Africaine, ad esempio (uno dei due club più importanti del calcio tunisino), si sarebbero scatenati sulle tivù di mezza Italia scagliandosi contro l’invasione islamica nel mondo del calcio.
Registriamo, ahinoi, che dichiarazioni come quelle del vecchio Sacchi – che come tutti i vecchi di questo paese non ha ancora deciso di togliersi di mezzo e godersi la sua aurea pensione, vecchi che poi ammutoliscono davanti alla vera natura della tifoseria – fanno schifo ed alimentano quella tifoseria mostratasi in tutta la sua prepotenza, ignoranza, violenza, tanto a Parigi quanto a Roma. Accozzaglie di ubriaconi senza arte né parte, preda dei loro istinti violenti, che i club non possono – o non vogliono – tenere sotto controllo. Parole come quelle di Sacchi sono, malgrado Sacchi, perfettamente coerenti con l’azione di queste bande di ominidi.
Birra, razzismo, violenza, odio. Se questo è calcio…
(19 febbraio 2015)
©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)