di Paolo M. Minciotti
Secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione in esilio con sede a Londra, i terroristi assassini dell’Isis avrebbero ucciso due uomini accusati di omosessualità, lapidandoli.
Il primo assassinato è un uomo di meno di trent’anni della regione di Mayadeen sul cui telefonino sarebbero state trovate immagini che lo ritraevano mentre faceva sesso con altri uomini. L’altro è un 18enne lapidato nella città di Dei Ezzor dopo testimonianze [sic] che lo avevano accusato di omosessualità.
Secondo l’AFP, citata dal sito di Al Arabyia, attivisti per i diritti umani hanno dichiarato che i due erano oppositori dell’Isis e che l’accusa di omosessualità è stata una scusa per ucciderli.
(26 novembre 2014)
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