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Gambia, “finalmente” [sic!] dato il via “all’inferno per lesbiche e gay” (lo promise il presidente)

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Yahya Jammeh 01di Paolo M. Minciotti

E’ con toni trionfalistici che il sito dell’emittente radiofonica Fatu Radio comunica al famelico popolo del Paese l’arresto di tre presunti omosessuali, commentando “finalmente la promessa del presidente Jammeh è stata mantenuta (…) gay e lesbiche si pentiranno di essere nati”.

Jammeh, presidente del Gambia, ha in diverse occasioni affermato che “Gli omosessuali sono vermi” minacciando leggi così severe contro l’omosessualità da far pentire lesbiche e gay di essere nati. Il viscido sito dell’emittente Fatu Radio pubblica naturalmente le foto di due dei tre presunto omosessuali arrestati (cosa che noi NON faremo) ed informa che gruppi di lesbiche e gay sono fuggiti nei paesi confinanti per non essere arrestati.

I fatti risalgono all’11 novembre scorso, e la notizia di Fatu Radio viene corredata da una dichiarazione del presidente Jammeh: “L’omosessualità è contro natura (…) Possiedo bufali dal Sudafrica e dal Brasile che non prendono appuntamenti tra loro” (non è straordinaria?).

Secondo gli analisti politici Jammeh ha iniziato la sua guerra contro gli omosessuali a causa della crescente opposizione politica interna dovuta alla sua incapacità di risolvere i cronici problemi del paese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(17 novembre 2014)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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