di Paolo M. Minciotti
Fermo restando che ci siamo proprio rotti di leggere sui giornali italian l’espressione “matrimonio gay”, espressione di una omofobia e di una intolleranza senza limiti, commentiamo la notizia apparsa su molta stampa italiana, sulla condanna a tre anni di reclusione di alcune persone presuntamente omosessuali ree di avere partecipato ad una festa dove si sarebbe presuntamente celebrato un matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Siccome il codice penale egiziano non prevede il reato di omosessualità ed i matrimoni egualitari non sono espressamente proibiti, e dato che esiste un video dove si vedono due uomini che potrebbero stare orchestrando un matrimonio tra loro – dobbiamo usare il condizionale, perché di certo non si sa nulla, se non che gli otto condannati sono stati condannati a tre anni di carcere per avere postato il video – i presunti omosessuali sono stati condannati per “perversione” ed “attentato alla morale pubblica”.
Il loro arresto è avveuto l’8 settembre scorso, e cliccando qui potrete anche accedere alla notizia che pubblicammo corredata del video incriminato.
(2 novembre 2014)
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