di Daniele Santi
Secondo quanto denunciato da Human Rights Watch, mercenari dello Stato Islamico hanno assassinato deliberatamente e senza apparente motivo, se non il loro essere sciiti e non sunniti, 600 uomini prigionieri delle carceri di Mosul, nello scorso giugno. L’organizzazione ha raccolto le testimonianze di alcuni sopravvissuti.
I fatti sono accaduti lo scorso 10 giugno e sono stati raccontati all’organizzazione per i diritti umani da 15 sopravvissuti, i cui nomi sono tenuti rigorosamente segreti, che hanno denunciato come i mercenari dell’Is abbiamo obbligato i prigionieri Sciiti – ma tra loro c’erano anche Curdi e Yezidi – ad uscire dalle carceri li abbiano fatti inginocchiare ed abbiano cominciato a sparare con armi automatiche, da dietro le loro spalle, uccidendoli quasi tutti (più di 600) e lasciando solo 15 sopravvissuti.
I mercenari dell’Isis hanno caricato le loro vittime su camion per farli poi scendere a circa due chilometri dalla prigione, dove le esecuzioni sono state portate a termine.
La crudeltà di questi animali travestiti da esseri umani che prendono a prestito una religione per la loro barbarie davvero non conosce limiti.
(31 ottobre 2014)
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