di Il Capo
Il servizio pubblico, venerdì, giorno di sciopero e di caos a Roma, caos che magari ha dato alla testa anche ad ospiti e conduttori, si è sbizzarrito nel dire tutto ed il contrario di tutto sulle coppie omosessuali e sulle Unioni Civili.
Da Radio3 dove si è ancora una volta equiparata l’Unione Civile alla zoofilia e all’incesto, ad un ospite di Rainews24 che parlava di poligamia ed amenità simili. Da chi gestisce certa informazione in questo paese e dai suoi capi non ci si aspetta intelligenza, né rispetto per gli altri, ma almeno correttezza sì, la si pretenderebbe, perché i loro stipendi vengono pagati anche con il canone e le tasse di milioni di contribuenti lesbiche e gay e da quelle famiglia di fatto che vengono trattate come spazzatura dall’informazione di regime e che hanno solo doveri, ma nessun diritto.
Si chiede troppo a questi cialtroni, se li si prega di lavorare con coscienza offrendo un’informazione corretta, senza dare spazio ad opinioni personali filtrate da pregiudizi che si vogliono vendere come credo religioso? Si chiede troppo a questi cialtroni, se li si prega di non continuare con una informazione che non ha riscontri oggettivi nella realtà, come quella che vuole che le Unioni Civili siano la causa di tutti i mali prossimi futuri, quando qualsiasi persona ragionevole sa che non è così?
Si chiede troppo se si pretende di vivere in un paese che ritorni finalmente alla normalità, dopo che è stato distrutto da una banda di barbari travestiti da intellettuali, di arrivisti travestiti da professionisti, da arrampicatori sociali senza scrupoli travestiti da gente perbene?
Il patetico show di Alfano e dei suoi prefetti non è bastato?
(24 ottobre 2014)
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