di Paolo M. Minciotti
Una durissima legge contro chiunque “offra una visione positiva delle relazioni e dei rapporti sessuali non-tradizionali” è stata votata dal parlamento dello stato ex-sovietico a maggioranza musulmana del Kyrgyzstan con 79 voti a favore e 7 contrari lo scorso mercoledì in prima lettura, nonostante le pressioni internazionali.
La legge è addirittura più dura di quella voluta da Putin e dai suoi scagnozzi lo scorso anno per discriminare le persone omosessuali in Russia, e non solo bandisce ogni tipo di attività legata alle persone omosessuali, promuovendo il carcere e multe salatissime per signoli ed associazioni, ma di fatto proibisce ogni movimento per la liberazione e i diritti delle persone lgbti.
I legislatori hanno affermato che la legge si èe resa necessaria per “salvaguardare la famiglia tradizionale”. La solita storia.
(19 ottobre 2014)
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