di Daniele Santi
Un poveraccio, come altro potremmo chiamarlo? Un poveraccio triste e disperato che si è scelto una vita di compromessi e si divide tra l’odio antigay pubblico, quello che manifesta con le Sentibelle, ops, Sentinelle contro le unioni gay e a favore del divino amore della sacra famiglia e poi in privato frequenta chat line rimorchiando uomini.
Al pretino di Bisceglie, santo in pubblico e meno santo in privato per amore della sua santa chiesa, gli è però andata male: perché qualcuno in chat lo ha riconosciuto e sputtanato, come riporta questa pagina Facebook senza andare troppo per il sottilee con tanto di screenshot.
“Il prete di Bisceglie – prima, da attivista antigay, va alla veglia delle sentinelle, poi, da sedicente “attivo” cerca sesso in chat.
Ma la coerenza non è un’opinione…”
Ogni commento, e sulla pagina ce ne sono numerosi, alcuni anche gustosi, è superfluo.
Non stupisce nemmeno più di tanto che un religioso odi tanto se stesso e la sua natura da nascondersi dietro una chat ed un ruolo di attivista antigay.
(26 settembre 2014)
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