di Paolo M. Minciotti
Direttamente dal sito del Presidente Nazionale di Gaycs pubblichiamo quanto segue:
Un uomo sulla cinquantina in compagnia di tre donne e tre bambine ha aggredito ferocemente a calci e pugni un socio di GAYCS che si trovava nella sede romana della nostra associazione. Il ragazzo è uscito dalla sede perché richiamato dalle risate di queste persone che avevano appena letto GAYCS sulle insegne del locale. il ragazzo rivolgendosi all’uomo ha chiesto il motivo di tante risate e come risposta è stato violentemente colpito dopo che l’uomo gli ha intimato di rientrare dentro perché solo lì doveva stare.
E’ intervenuta la Polizia dopo circa venti minuti.
Nel frattempo l’allegria famiglia a gambe levate se l’è squagliata mente il ragazzo restava a terra.
Ci riserviamo di sporgere denuncia alle autorità giudiziarie nelle prossime ore.
Non c’è luogo sicuro questa è la verità.
La sede di Gaycs – che conosciamo perché ci è stata prestata per qualche settimana come sede di lavoro nel bel mezzo di un trasloco, ancora grazie! – è in una zona ad alta concentrazione abitativa, nonostante questo l’attivista è stato aggredito da un padre di famiglia, quella famiglia che gli integralisti di ogni colore vogliono sede di ogni benessere e civiltà ed oggetto di distruzione da parte di quei vandali di omosessuali che da questi stessi componenti la famiglia naturale, civile ed omologata, vengono pestati.
Da dimenticare i commenti indecenti – che vi invitiamo a leggere – sulla pagina Facebook di Adriano Bartolucci Proietti che rispondono all’odio con odio. Quanta civiltà dobbiamo ancora apprendere.
(31 agosto 2014)
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